Braccialetto elettronico per l'amico di Sellitto - Le Cronache Provincia
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Braccialetto elettronico per l’amico di Sellitto

Braccialetto elettronico per l’amico di Sellitto

Sembrerebbe già destinatario di una misura cautelare di divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico N.G., il commercialista di Mercato San Severino, che potrebbe rivelarsi complice di Gerardo Sellitto, attualmente in carcere per l’omicidio della compagna Carmela Quaranta. L’uomo, 38 anni, risulta indagato a piede libero. Secondo alcune segnalazioni dei vicini di casa, il professionista è considerato socialmente pericoloso, tanto che in passato era stato rinviato a giudizio per lesioni aggravate e atti persecutori nei confronti di un residente della zona. “Spero che tutti i colpevoli vengano presto identificati e puniti”, hanno dichiarato alcuni cittadini, chiedendo oggi verità sulla morte della donna, trovata senza vita nella sua abitazione la sera di Pasqua. Nei giorni scorsi, Sellitto è comparso dinanzi al gip Giovanni Pipola presso la casa circondariale di Salerno, dove è detenuto da lunedì scorso su decreto della Procura di Nocera Inferiore. Per il sostituto procuratore Viviana Vessa, titolare dell’indagine, sussistevano il pericolo di fuga, un potenziale inquinamento delle prove e il rischio di reiterazione del reato. Alla luce di quanto emerso nelle indagini, è stata quindi richiesta per lui la misura cautelare del carcere. Secondo gli inquirenti, Sellitto stava pianificando una fuga all’estero—forse in Albania —e avrebbe chiesto consiglio all’amico commercialista. Ancora molti dettagli devono essere chiariti, ma resta aperta la pista degli affari illeciti. Per il presunto omicida, infatti, Carmela Quaranta era diventata una figura scomoda, elemento che potrebbe spiegare anche la scomparsa del suo cellulare. La vittima, stanca della situazione, pare fosse decisa a raccontare tutto, come avrebbe confidato ad un amico. Secondo alcune ipotesi, Sellitto potrebbe essersi recato a casa della sua ex compagna proprio insieme al commercialista, residente nella frazione San Vincenzo. Le telecamere di videosorveglianza di un esercizio commerciale, che inquadra l’ingresso del palazzo dove viveva Carmela Quaranta, avrebbero ripreso due sagome, al momento non ancora identificate. Le indagini proseguono a ritmo serrato per chiarire le motivazioni che avrebbero spinto Sellitto a commettere l’omicidio.

Erika Noschese