Box interrati corso Garibaldi: la storia infinita tra ricorsi al Tar e lunghe attese - Le Cronache
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Box interrati corso Garibaldi: la storia infinita tra ricorsi al Tar e lunghe attese

Box interrati corso Garibaldi: la storia infinita tra ricorsi al Tar e lunghe attese

E’ questione di attesa per i tanti cittadini che hanno acquistato uno dei box del parcheggio interrato antistante Corso Garibaldi, il cosiddetto lotto numero tre. I lavori sono stati affidati all’impresa Russo per la realizzazione dei box ma oggi è tutto fermo perché dovranno terminare prima i lavori antistante Palazzo Sant’Agostino e poi dovranno essere avviati gli altri interventi in programma. Si tratta dell’area compresa tra Corso Garibaldi, la Chiesa di San Pietro e via Cilento, strade e chiesa escluse, per circa 2.200 mq; il bando di gara stabiliva che l’unico criterio per la scelta della ditta assegnataria, secondo il principio dell’asta a rialzo, fosse l’offerta con il prezzo più alto per il singolo box. Pertanto la misura di massima del lotto di 2.200 mq, il progetto preliminare e il numero dei boxes non costituivano criteri di scelta e né tantomeno venivano assegnati valori minimi e\o massimi da rispettare, sia in termini di superficie da concedere che in numero di boxes; in proposito nel bando si precisava che dopo l’espletamento della gara e dopo l’assegnazione del diritto di superficie era possibile aumentare il numero dei boxes, rispetto a quelli previsti dal progetto presentato in sede di gara, adeguando l’importo degli oneri concessori dopo l’approvazione del progetto ampliato. La firma della convenzione è arrivata nel 2016 per una superficie in mq. di 2.517, frazionamento firmato dall’Amministrazione. Si evidenzia che il lotto così individuato non è stato mai modificato con le varie soluzioni progettuali proposte all’Amministrazione. Prima della firma della convenzione, con atto notarile, l’impresa ha versato nelle casse comunali €. 1.420.794,00 (54 boxes x €. 26.311,00, importo proposto in sede di gara per il singolo box). Oltre Iva, costituito dalle quote dei cittadini prenotatari i cui nominativi sono riportati nella citata convenzione del 28.09.2016, così come richiesto dal bando di gara. Dopo una serie di confronti con l’amministrazione, nel 2017, è stata approvata la sola sistemazione esterna per un parcheggio interrato di 54 boxes, intervento che occupa solo una parte del lotto frazionato di 2.517 mq. Rilevata la considerevole consistenza economica per lo spostamento dei sotto servizi e le richieste delle società per gli oneri di delocalizzazione degli stessi, il parcheggio per 54 boxes è risultato non più economicamente fattibile. In applicazione del bando di gara, che prevede la possibilità di aumentare il numero dei boxes, si posero in essere delle ipotesi progettuali per meglio ripartire il costo per lo spostamento dei sotto servizi interferenti e della sistemazione esterna. Dopo la validazione del progetto di fattibilità tecnica economica, nel 2019 la Giunta ha approvato di nuovo il progetto per 120 boxes su due livelli con atto n. 501 in uno con lo schema dell’atto aggiuntivo e l’integrazione del nuovo importo da versare per i nuovi 66boxes pari €. 1.736.526,00 (66x €. 26.311). Nel 2021 si conclude la seconda conferenza di servizio indetta dall’Amministrazione sulla scorta degli elaborati del progetto definitivo per 120 boxes (progetto redatto secondo il preliminare approvato di cui al punto precedente) per l’approfondimento dei nuovi tracciati dei sottoservizi in collaborazione con i tecnici di rappresentanza delle società titolari e, successivamente, l’impresa invita l’Amministrazione a porre in essere gli atti necessari alla sottoscrizione dell’atto aggiuntivo alla convenzione approvato con la delibera del 19.12.2019. Arriva poi il passaggio obbligatorio in consiglio comunale e si arriva ad un secondo ricorso al Tar per chiedere l’annullamento della nota del 11.08.2021: l’Amministrazione, con l’approvazione di un emendamento in Consiglio Comunale, in difformità ai criteri del bando e della stessa convenzione del 28.09.2016, stipulata con atto notarile, ha deliberato nuovi criteri, in corso d’opera, per l’assegnazione del diritto di superficie in sottosuolo nei termini seguenti: Che la superficie del lotto debba risultare di 2.200 mq., e che il lotto sia compreso tra via Cilento e via Conforti; che venga rifatto il frazionamento con gli atti conseguenziali; che i lavori del parcheggio interrato di che trattasi debbano iniziare quando saranno completati quelli del parcheggio di piazza Cavour, per evitare la congestione del traffico su Corso Garibaldi. L’impresa Russo ha dato mandato al suo avvocato amministrativista per produrre il terzo ricorso al TAR avverso, questa volta, al deliberato n. 3 del Consiglio Comunale, sopra citato, del 09.02.2022. Pensare di posporre l’inizio dei lavori del parcheggio di che trattasi a quello di piazza Cavour non ha senso visto che il parcheggio per 120 boxes non è sottoposto a Corso Garibaldi contrariamente all’altro, il secondo, che è collocato sotto la strada, pertanto la motivazione di posporre uno dei due per evitare che la concomitanza degli interventi potrebbe causare la congestione del traffico, non sussiste. In ogni caso, si vorrebbe imporre una condizione di rinvio “sine die”, a dir poco inaccettabile. Intanto, i cittadini attendono che i tempi siano maturi, hanno sborsato centinaia e centinaia di euro ma la realizzazione dei box non può essere avviata e loro, intanto, sono ancora in attesa di un posto auto che non si sa se e quando verrà realizzato, a discapito della cittadinanza che ha già acquistato.