Prima giornata di saldi anche a Salerno, ma i negozi erano desolatamente vuoti. Chi si aspettava di vedere file ai negozi come qualche anno fa è rimasto deluso. Certo ieri le condizioni metereologiche non erano certe favorevoli, ma la spiegazione di questo flop non è attribuire alla pioggia, almeno questa è l’analisi di Enrico Bottiglieri, presidente provinciale della Confesercenti.
«Il cattivo tempo è una questione marginale – dice – Il problema vero è la recessione e la mancanza di denaro. L’enorme pressione fiscale ha ridotto almeno del 35% la capacità di spesa della classe media. Di questo dovrebbe rendersi conto il prossimo governo. A questo bisogna aggiungere l’eccesso di offerta a causa della presenza, soprattutto nella nostra regione, della grande distribuzione. I grandi centri non portano niente di positivo». Sicuramente il saldo tende a partire con lentezza perchè i primi giorni «la gente vuole osservare e capire i prezzi migliori», ma resta il fatto che dalla stagione degli sconti i commercianti non possono sperare altro che «riuscire a coprire in parte almeno le perdite che si stanno sostenendo. Arrivare al pareggio sarebbe già un dato enormemente positivo». Insomma, una situazione davvero negativa dove nessuno può sentirsi tranquillo, tranne coloro che lavorano nell’elettronica. «Si tratta – spiega infatti Bottiglieri – del settore sicuramente meno sofferente. Questo perchè la maggior parte della clientela è formata da giovani professionisti con un lavoro ma senza ancora una famiglia sulle spalle e che quindi decidono di spendere nelle nuove tecnologie; tutti gli altri settori sono fortemente in crisi e le attività commerciali continuano a chiudere». Basti pensare che nel solo 2012 hanno chiuso i battenti in tutta la provincia di Salerno ben 10mila attività commerciali. «E’ un quadro molto duro. Anche perchè bisogna tenere presente che per ogni attività che chiude perdono il lavoro almeno dalle tre alle cinque persone». E questo nel migliore dei casi.
Ma una possibile soluzione quale sarebbe? «E’ importante che nel 2013 – propone Bottiglieri – si capisca che bisogna puntare sul turismo e sull’agroalimentare d’eccellenza che ha tirato molto nell’export nel corso del 2012. La nostra è l’unica Regione a non avere ancora una legge sul turismo, è qualcosa di scandaloso. Anche a Salerno, è vero che non possiamo non tenere conto della grande massa di persone arrivate con le luci, ma bisogna avere la capacità di trasformare questa massa in un flusso turistico. Per fare questo bisogna offrire qualcosa di più delle luci».
Insomma, bisogna riuscire a lavorare di più è in maniera più organizzata e strutturata, altrimenti il risultato sarà la lenta morte del commercio a Salerno e non solo.