Andrea Pellegrino
Enrico Bottiglieri manda il conto alla Confesercenti. L’ex presidente dell’associazione di categoria, defenestrato con tanto di arrivo di commissario a Salerno, ha avviato la messa in mora nei confronti dei vertici della Confesercenti. In pratica, Bottiglieri chiede la restituzione di quanto anticipato durante la presidenza della Confesercenti. E con una diffida inviata dall’avvocato Marcello Fortunato elenca quanto dovuto. Tra questi figura anche una anticipazione di 25mila euro per porre rimedio alla vertenza Marmo, o anticipazioni per coprire spese dei bilancio degli anni 2011, 2012, 2013 e 2014. La tormentata vicenda della Confesercenti salernitana ha origine qualche anno fa, quando vari documenti misero in discussione la gestione Bottiglieri, fino ad arrivare ad un commissarimento. Così si insediò presso la sede di Salerno, Pasquale Giglio su proposta del presidente interregionale Vincenzo Schiavo. Una mossa, questa, che consentì ai due di ottenere due posti da consiglieri della Camera di commercio di Salerno, malgrado loro non avessero alcun collegamento con il territorio. Schiavo, fra l’altro, era stato consigliere camerale a Napoli e presidente dell’Eurosportello ma aveva dovuto lasciare dopo il commissariamento della Camera di Commercio di Napoli da parte della Regione, a seguito della pesante in- chiesta in merito a truffe ed utilizzo improprio di fondi pubblici che è in capo alla Procura di Napoli e che ha posto sotto sequestro i documenti relativi a diversi pro- getti finanziati dalla Camera. Tra i progetti vi sono quelli anche della Confesercenti che, a seguito dell’inchiesta, in parte ritirò. Dall’aprile scorso la Confesercenti di Salerno è ritornata ad avere una gestione ordinaria ed un presidente eletto. Si tratta dell’imprenditore Raffaele Esposito che ora dovrà fare i conti anche con le richieste del suo predecessore Bottiglieri.