di Erika Noschese
Le tre rotatorie nel Vallone del Cernicchiara rischiano di creare disagi al trasporto pubblico su gomma, soprattutto per quanto riguarda i residenti delle zone di Canalone, Croce, via Sichelgaita. La denuncia arriva da Felice Bottiglieri, ex ingegnere capo del comune di Salerno dove ha prestato servizio per quasi 30 anni, dal 1972 al 2003. L’ingegnere Bottiglieri, pur avendo poi lasciato Palazzo di Città non ha smesso di impegnarsi per la città, soprattutto in occasione di opere fondamentali che potrebbero cambiare il futuro del capoluogo, come nel caso di Porta Ovest. Ed è da qui che nasce il dossier “Giù le mani dal vallone Cernicchiara”, presentato ieri nel salone del Bar Moka per fare il punto della situazione su un’opera che, ancora oggi, fatica a vedere la luce. “Giù le mani dal Cernicchiara perché il tracciato di progetto prevede l’inserimento di ben tre rotatorie nel Vallone Cernicchiara, non necessariamente collegati tra di loro con tanti assi stradali che sviluppano, probabilmente, oltre 7 chilometri con la conseguenza – e questo dovrebbe interessare di più i cittadini di Canalone, Croce, Principessa Sichelgaita – di un prolungamento dei tragitti delle rispettive linee di trasporto pubblico 1, 19, 26 anche oltre il chilometro e mezzo. Credo sia disastrosa soprattutto per i costi del servizio di trasporto pubblico – ha dichiarato l’ingegnere Bottiglieri – Comunque inserire tre rotatorie nel Vallone del Cernicchiara con 5 o 6 chilometri, a mezza costa significa prevedere un muro di sostegno sotto e il muro di controripa sopra, il che significa che è uno dei cantieri più difficili che si possa immaginare, siamo abituati a tempi dei cantieri non proprio lenti: basti pensare che nel 2013 si parlava di 20 mesi per completare Porta Ovest ma i mesi sono diventati quasi 120, figuriamoci per realizzare nel territorio urbano di Salerno tutti questi chilometri di strada a mezza costa con ponti e rotatorie. Credo non possa esserci giudizio più negativo di questo ma soprattutto ho iniziato a dirlo già nel 2007 con osservazioni prodotte per conto di Italia Nostra, sia al Comune per il Puc sia alla Provincia per il piano territoriale di coordinamento ma non abbiamo avuto alcuna risposta”. L’ex ingegnere capo di Palazzo di Città punta l’attenzione su danno ai cittadini dei quartieri interessati, “costretti già a pagare i danni della congestione da traffico portuale ma verrà incrementato. C’è un aspetto ambientale di particolare gravità: una cava come quella doveva aver visto già interventi di risanamento ambientale, come avvenuto a a Nocera dove è stato avviato il ripristino ambientale per una cava di dimensioni estremamente ridotte – ha spiegato Bottiglieri – Viene acclarata la destinazione a deposito di container non previsto in alcun piano di urbanistico, totalmente illegale”. Il dossier Il traffico generato dall’attività portuale condiziona in maniera determinante la circolazione automobilistica, trasporto pubblico e privato, sulla rete urbana e sui collegamenti di essa a quella extra urbana d’ogni ordine. Il dato più significativo è la frequenza del transito dei Tir sull’esistente collegamento: tre tir al minuto. Così – si legge nel dossier – la città resta privata della circonvallazione; interi quartieri soffrono la difficoltà dei collegamenti con il centro cittadino; la rete stradale del centro cittadino ne viene gravata da volumi di traffico di attraversamento a preferenza degli itinerari di shuntaggio che impongono tempi doppi, con velocità a passo d’uomo, con consumi di carburante ed emissioni di gas di scarico a livello intollerabile. Dal documento presentato dall’ingegnere Bottiglieri emerge che non esiste, allo stato, il progetto della prosecuzione di Porta Ovest dall’uscita attuale su via Moscati, diversa dall’attuale comprendente la difficoltosa immissione sulla Salerno-Reggio Calabria. I soldi derivanti dal Pnrr per il completamento di Porta Ovest, circa 10 milioni, non sarebbero sufficienti a completare l’opera con l’imbocco di via Moscati e per il completamento fino allo svincolo di Fratte. In questi mesi l’ingegnere Bottiglieri ha provato più volte ad avere un confronto con gli assessori Claudio Tringali e Michele Brigante, rispettivamente a capo dell’assessorato alla Mobilità e alla sicurezza così come con Sintagma, la società che si è occupata della realizzazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile per la città di Salerno.