di Marta Naddei
La variazione di bilancio incassa il via libera del Consiglio comunale di Salerno. Il 2014 in Comune si conclude con un’assise cittadina durata poco più di un’ora con la discussione e l’approvazione (23 favorevoli, 3 contrari e 3 astenuti) del punto all’ordine del giorno riguardante la variazione di bilancio e con il ritiro di altri due argomenti quali quello relativo ai vincoli idrogeologici e quello inerente alla situazione del mercato di via Piave. Una manovra che è stato possibile mettere in piedi grazie alle entrate derivanti dalla riscossione di Imu e Tasi con un incremento di 3 milioni e 157mila euro per la prima rispetto alle previsioni e di circa un milione e mezzo per la seconda, a cui si aggiungono circa 400mila euro di incremento del fondo di riequilibrio. Nella sua relazione, l’assessore al bilancio Alfonso Buonaiuto ha ricordato come l’operazione di rinegoziazione di 32 mutui con la Cassa depositi e prestiti abbia portato ad un risparmio di 890mila euro circa e come Palazzo di Città abbia estinto i propri debiti. Una variazione di bilancio che ha lasciato perplessi i consiglieri di opposizione Raffaele Adinolfi e Roberto Celano. Il consigliere del gruppo “Caldoro presidente”, Raffaele Adinolfi, ha sottolineato come, fino a questo momento, i consiglieri di maggioranza – nonostante la ricezione della relazione della Corte dei Conti – non abbiano ancora seriamente iniziato a lavorare ai correttivi richiesti. «Non è stato ancora preso in considerazione alcun accorgimento sulla scorta di quanto segnalato dalla Corte dei Conti – ha detto rivolgendosi ai colleghi di maggioranza – ma approvate una variazione di bilancio. Vi state assumendo una grossa responsabilità, soprattutto se consideriamo che il sindaco De Luca nel corso della sua audizione a Napoli, ha asserito che il Comune sta riducendo il personale dimenticando però di dire che sta assumendo anche sei dirigenti a tempo determinato, penalizzando le categorie intermedie». Assunzioni testimoniate anche dalla delibera di Giunta di lunedì in cui, in buona sostanza ed in estrema sintesi, si afferma che a fronte di una sensibile riduzione del personale, si può procedere alla presa in carico di sei nuovi dirigenti comunali restando nel rispetto del patto di stabilità. Un appiattimento sull’area dirigenziale che proprio non piace nemmeno ai sindacati del Comune di Salerno che, con il responsabile Angelo De Angelis, sottolineano come «ogni qualvolta che si devono collocare figure dirigenziali, l’amministrazione Comunale si affretta a modificare la dotazione organica e l’assetto organizzativo fregandosene della funzionalità delle strutture e della carenza di personale intermedio». Mentre nel 2007, al Comune lavoravano 1.581 dipendenti e 28 dirigenti (con un rapporto di 1 a 57), nel 2014, i dipendenti sono 1.157 e i dirigenti 26 (con un rapporto di 1 a 46). «Nel mentre per il personale intermedio aumenta il carico di lavoro – scrive ancora De Angelis – non solo per la diminuzione del personale ma anche in considerazione degli aumenti degli obiettivi che l’amministrazione si prefissa anno per anno, il tutto rimane inalterato per la classe dirigente che non solo percepisce lauti compensi ma si vede addirittura diminuire il carico di lavoro». Tornando alla variazione di bilancio adottata in Consiglio comunale, anche il consigliere comunale di Nuovo centro destra Roberto Celano ha fatto presente che «del bilancio del Comune – ha già detto tutto la Corte dei Conti. Tra i rilievi mossi, c’era quello relativo alla necessità di incremento del fondo di svalutazione crediti, una somma che nell’assestamento è addirittura ridotta». Dalle accuse, l’assessore Buonaiuto si è difeso sostenendo che «non è assolutamente nostra intenzione non rispondere ai rilievi della Corte dei Conti. Lo faremo entro i termini previsti».