«Piantedosi figura autorevole in grado di rappresentare un’ottima sintesi per il centrodestra e allargare la coalizione alle tante realtà civiche». A parlare così l’onorevole Pino Bicchielli, vice presidente del gruppo Noi Moderati alla Camera dei Deputati, commissario regionale per la Campania, a lavoro per le prossime elezioni regionali in Campania. Intanto, il deputato salernitano ha annunciato che la prossima settimana ci sarà la prima riunione del comitato della Commissione Antimafia su sistema Cilento e omicidio Vassallo per poi dare il via alle audizioni. Il comitato è stato voluto e richiesto proprio dal deputato Bicchielli e dal senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone.
Onorevole, proprio in queste ore si torna a discutere del nome del candidato presidente per il centrodestra. Fratelli d’Italia ipotizza il ministro Piantedosi. Cosa ne pensa?
«In Campania, così come altrove, è necessario individuare un nome che unisca la coalizione, perché è giusto ribadirlo che noi siamo una coalizione e non un partito unico, dove la forza è sempre stata quella di trovare la sintesi delle diverse posizioni. Solo uniti si vince e dopo dieci anni di gestione De Luca la Regione va liberata. Abbiamo sempre sostenuto l’unità della coalizione e l’evento organizzato da FDI a Giugliano, che ha visto sullo stesso palco i rappresentanti regionali dei quattro partiti del centrodestra, ha dimostrato la compattezza ritrovata del centrodestra campano. Piantedosi è una figura autorevolissima che può sicuramente rappresentare un’ottima sintesi per il centrodestra e può anche allargare la coalizione alle tante realtà civiche che nella nostra regione hanno fatto la differenza nelle ultime regionali e nelle amministrative di questi anni. Soprattutto, è una garanzia di capacità e autorevolezza nell’amministrazione della macchina regionale. La decisione, comunque, come avvenuto per tutti i candidati presidenti delle regioni, sarà presa dai leader nazionali».
Noi Moderati sarà presente alle prossime elezioni regionali?
«Sicuramente, come lo siamo stati alle elezioni amministrative in tanti comuni campani. I campani troveranno sulla scheda anche il nostro simbolo, che ha avuto un restyling alla nostra assemblea nazionale della scorsa settimana».
Immagina De Luca candidato fuori dal perimetro del centrosinistra?
«De Luca in realtà non ha mai rappresentato uno schema definito delle categorie politiche nazionali. Basta pensare alle sue candidature al comune di Salerno, dove non ha mai replicato coalizioni nazionali e non ha mai utilizzato i simboli dei partiti che rappresentava. Fatta questa premessa, è chiaro che il deluchismo è alle fasi finali della sua esistenza. La debolezza del suo mondo lo ha costretto a immaginare la modifica della legge elettorale per poter continuare a vivere politicamente. Mi sembra che oggi sia molto isolato».
È stato tra i protagonisti dell’assemblea Nazionale di Noi Moderati a Roma. Il partito è diventato la quarta gamba del centrodestra?
«La nostra assemblea nazionale è stata un grande successo e grazie alla guida di Maurizio Lupi il nostro partito oggi è a tutti gli effetti uno dei quattro soggetti del centrodestra nazionale. Non ci sentiamo assolutamente la quarta gamba, ma una delle quattro gambe, come i risultati di tante regionali e amministrative hanno dimostrato in questi ultimi due anni. L’ingresso di figure autorevoli come Mara Carfagna, Maristella Gelmini, Giusy Versace e le tante realtà civiche territoriali rafforzeranno ancora di più la nostra proposta. A Roma ho visto tanto entusiasmo dalla periferia e mi faccia ringraziare i tanti dirigenti campani e salernitani che hanno partecipato all’assemblea da protagonisti».
È stato nominato coordinatore del comitato della Commissione Antimafia su sistema Cilento e omicidio Vassallo.
«Un onore e un onere. Insieme al senatore Antonio Iannone abbiamo lanciato la proposta del comitato dopo le ultime vicende giudiziarie e tutti i gruppi parlamentari hanno votato favorevolmente alla costituzione del comitato. La presidente Colosimo mi ha affidato la responsabilità del coordinamento e la settimana prossima faremo la prima riunione e poi inizieremo un ciclo di audizioni».
Sabato sera ha partecipato alla cerimonia di ingresso di Albanella nell’associazione nazionale delle città dell’olio. L’articolo del made in Italy che istituzionalizza le città di identità è frutto di un suo emendamento.
«È stata una serata emozionante e piena di cultura e tradizione. Avevamo proposto un anno fa in una conferenza stampa alla Camera dei deputati insieme al Presidente Lupi il riconoscimento delle città di identità e vedere dopo un anno che la nostra proposta è legge è segno della grande capacità di questo governo e di questa maggioranza di raggiungere gli obiettivi. Grazie anche alle città di identità, le seconde destinazioni turistiche per la nostra regione possono essere un importante volano per l’economia regionale».