Bellizzi. Fratelli d’Italia c'è l’asse con Azione. Non ci sarà il simbolo di partito - Le Cronache
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Bellizzi. Fratelli d’Italia c’è l’asse con Azione. Non ci sarà il simbolo di partito

Bellizzi. Fratelli d’Italia c’è l’asse con Azione. Non ci sarà il simbolo di partito

di Erika Noschese
È già tempo di campagna elettorale a Bellizzi con Fratelli d’Italia che rinuncia al simbolo di partito in nome di una coalizione ampia che sappia aggregare anime diverse, appartenenti al mondo del civismo. Ad aderire a questo progetto l’attuale presidente del consiglio Nicola Pellegrino che mesi fa ha lasciato la maggioranza Volpe e oggi, come annunciato più volte, sceglie di fidare quel centrosinistra che non gli appartiene più. Così, ieri mattina, presso la sede di Fratelli d’Italia, il coordinatore cittadino Angelo Maddalo ha presentato il progetto politico ma, ha chiarito, «non vi è ancora il nome del candidato sindaco perchè siamo aperti al confronto e prima dei nomi viene il programma».
Maddalo, Bellizzi entra in campagna elettorale. Come Fratelli d’Italia siete pronti a scendere in campo ma si va verso il civismo…
«Sì, noi veniamo da un lungo percorso politico, abbiamo sempre contrastato quest’amministrazione e siamo in campo da tanti anni, grazie ad un gruppo di impavidi che tempo fa hanno, per l’ennesima volta, presentato una lista, un progetto e si sono scontrati contro un sistema clientelare che non guarda al benessere di tutta la collettività. Oggi dopo una serie di trattative tra società civile e compagine politica ci avviamo verso un progetto unico perchè si è avuta la maturità di mettere da parte i legittimi personalismi, pur venendo noi da una storia politica, dal primo partito di governo in Italia; potevamo tranquillamente avanzare pretese politiche ma non lo facciamo perchè ci sta a cuore che Bellizzi possa guardare al futuro, liberarsi da questa cappa politica che da quasi trent’anni assilla questa comunità. Dobbiamo avviarci verso un unico progetto civico, inizieremo a lavorare a qualcosa di più concreto ma alla base di tutto non vi sono candidature e uomini ma il programma per il bene della nostra città. Abbiamo già una bella progettualità che parte da lontano, progetti che guardano alla riqualificazione urbana, al sociale, al lavoro perchè questo è un aspetto spesso nominato in campagna elettorale ma mai preso in considerazione da nessuno».
Si attende l’ok definitivo sul terzo mandato, sfidereste il sindaco uscente Mimmo Volpe…
«Questo chiaramente non compete a noi, non lo sappiamo perchè deriva da normative sovracomunali ma dalle ultime indiscrezioni potrebbe anche verificarsi questo. Se si dovesse ripresentare il sindaco uscente ben venga, non siamo qui a puntare il dito contro l’uomo o contro la squadra, lo abbiamo sempre detto; le questioni personali vanno al di là della politica, noi guardiamo al sistema che fino ad ora è stato messo in campo da Volpe e a noi non piace, lo abbiamo sempre detto e andremo avanti convinti verso i nostri obiettivi, il benessere della comunità. Terzo mandato? Per noi è irrilevante, conta il programma che vogliamo realizzare per la nostra città, il benessere della nostra Bellizzi».
Qual è secondo lei la maggiore criticità che vive la città e quale la priorità?
«La maggiore criticità è il lavoro, non solo per la comunità di Bellizzi ma anche su questo abbiamo un bel programma che porteremo sul tavolo della pubblica piazza e della città di Bellizzi. Le criticità sono tante, quotidiane e ci siamo sempre battuti con proposte avanzate all’amministrazione come nel caso della viabilità, disastrosa, o la cementificazione selvaggia: il sindaco una volta si manifestava come difensore dell’ambiente e di una classe sociale meno fortunata ma in realtà non è così, pensa a privilegiare il business, chi una volta osannava il verde pubblico e accusava gli altri di essere palazzinari oggi invece ama avvantaggiare il business del cemento. Noi non siamo contro le urbanizzazioni ma speravamo in ampi spazi verdi. È vero che oggi a guidare la nazione è il centrodestra ma per anni c’è stata la sinistra e abbiamo, nel nostro territorio, una filiera istituzionale di sinistra composta da Comune, Provincia e Regione ma non è servito, si poteva utilizzare questa filiera istituzionale per far sì che piogge di finanziamenti arrivassero sul nostro territorio ma così non è stato. Bellizzi, negli ultimi cinque anni, sembra essere un buon villaggio turistico che si dedica ad inaugurazioni, targhette, nastrini, palloncini e nient’altro».
Ad aderire a questo progetto politico anche il presidente del Consiglio comunale Nicola Pellegrino…
«Con il presidente del Consiglio più volte ci siamo aperti, lui si è avvicinato alle nostre idee, ci siamo confrontati e abbiamo raggiunto un’unica visione: un unico progetto civico che può contrastare questo sistema. L’obiettivo non è solo contrastare questo sistema che viaggia in maniera sbagliata ma portare avanti progettualità e idee nuove per far sì che Bellizzi possa avere più di quanto ottenuto fino ad oggi, l’ordinario». Intanto, proprio Pellegrino ieri era il grande assente. Stando a quanto emerso dovrebbe esserci un secondo incontro pubblico per presentare il progetto unitario e lanciare la sfida verso le amministrative di luglio. Proprio nei giorni scorsi il presidente del civico consenso ha annunciato la sua volontà di essere protagonista della partita: «sarò senza alcun dubbio in campo contro il sindaco Mimmo Volpe: sono uscito da Città Possibile perché sono convinto che ad oggi non si stia operando nell’interesse della comunità ma lo si faccia soprattutto per salvaguardare il potere di poche persone che, piaccia oppure no, vivono di politica e non hanno alternative – ha ricordato Pellegrino che ormai da tempo non risparmia accuse alla maggioranza uscente – Questo, ormai è evidente, non le rende libere di scegliere per il bene della città e solo un cieco o un complice potrebbero non accorgersene. Sto dialogando, da tempo, con tutti quelli che credono ancora che si possa costruire un’alternativa concreta e seria a questo modo di governare ormai logoro e superato ed il dialogo ed il confronto richiedono tempo, chiarezza e spirito di sacrificio. E sappiate, cittadini, che non è stato semplice: le persone non si espongono come vorrebbero perché vengono chiamate, velatamente minacciate, ricattate da un sistema che ormai è simil-camorristico: o stai con me o farò tutto quanto in mio potere per crearti danni, difficoltà e fastidi (vedi la faccenda del palazzetto). Dietro la maschera del perbenismo si nascondono volti spietati che hanno un unico scopo: conservare il potere e fidatevi perché io conosco bene quelle facce. Ma non mi scoraggio, perché le difficoltà rendono più forti: nelle prossime settimane verrà presentato un nuovo progetto politico che unirà e non dividerà, accoglierà e non escluderà, guarderà avanti e non indietro, per sfidare chi oggi pensa di poter fare di Bellizzi tutto ciò che vuole. Vado avanti, fiducioso e circondato dal coraggio e dalla stima di tanti che, come me, vogliono il bene della nostra comunità!
Ad maiora semper!».