di Monica De Santis
Ripristinare il reparto di ostetricia così com’era prima della pandemia. A chiederlo sono un gruppo di genitori di giovani donne incinte che chiedono meno restrizioni e la possibilità di poter stare accanto alle loro figlie e ai loro nipotini appena nati. Attraverso una lettera, il gruppo di genitori fa presente che il reparto di ostetricia del nosocomio battipagliese, rispetta ancora restrizioni molto severe. Restrizioni, ovviamente messo in atto per tutelare le pazienti ricoverate ed i loro piccoli, ma quello che si chiede è di allentarle almeno in parte. “Prima della pandemia si poteva entrare in sala parto e stare accanto alla propria moglie o in caso che il marito non se la sentisse, poteva entrare la mamma. Poi il covid ha lasciato le donne sole ad affrontare il parto. Ora che le restrizioni sono minori, quello che chiediamo è di consentire ai mariti oppure alle mamme di poter entrare in sala parte ed aiutare le partorienti, farle sentire la presenza di un familiare sicuramente aiuterà il parto”, scrivono ancora il gruppo di genitori battipagliesi, i quali lamentano anche che le donne che arrivano al nosocomio per partorire vengono sottoposte, come prevede la legge, a tampone, e a volte capita che il risultato di questo arriva molto dopo la nascita del piccolo. “Fino a quando il risultato non arriva le neo mamme non possono vedere il figlio però vengono comunque messe in reparto insieme con le altre mamme. E se fossero positive? Contagerebbero anche le altre. Allora perchè non attendere il risultato del tampone prima di spostarle in reparto e nel frattempo dare la possibilità ad un genitore oppure al marito di vedere il piccolo appena nato e magari accertarsi che stia bene, che mangi etc?” Il gruppo di genitori chiede la creazione di percorsi sicuri che potrebbero consentire ai neo papà o ai genitori delle partorienti di poter stare loro accanto in questi momenti bellissimi.