È forte l’aria di crisi politica a Battipaglia. Dopo la decisione da parte dei consiglieri Vito Balestrieri e Salvatore Anzalone di lasciare la maggioranza, la tenuta della sindaca Cecilia Francese è sempre più in dubbio. Il primo era candidato, e dunque rappresentante, di “Avanti Battipaglia”, l’altro di “Battipaglia 2021”. Divergenze, mancanza di dialogo, politiche sbagliate, ma anche promesse non mantenute: sono tante le motivazione che hanno portato i due a lasciare la sindaca e a togliere appoggio.
La defezione dei due, però, non coinvolge gli altri consiglieri eletti nelle medesime liste che almeno per il momento rimangono alla corte di Cecilia Francese. Alcune voci, però, dicono che anche la loro permanenza sia a tempo e tutto potrebbe essere legato a quel rimpasto di giunta che sembra essere sempre più vicino. Non è il caso dei due consiglieri dissidente, giusto sottolinearlo, ma pare che alcuni gruppi politici battipagliesi, al fine di garantire ancor più appoggio alla sindaca, vogliano dei posti in giunta.
Giunta che, a sua volta, non va nel verso giusto. L’assessore Silvana Rocco si è infatti dimessa, lasciando un vuoto abbastanza pesante tra i più stretti collaboratori di Cecilia Francese. Le sue deleghe erano alla cultura, alla pubblica istruzione, alla gentilezza ed alle pari opportunità ed alle politiche scolastiche che al momento sono tornate ad interim alla sindaca. Qualche mal di pancia, in ogni caso, in giunta c’è e ad alimentarlo sarebbero gli stessi problemi riscontrati dai due ex consiglieri, ma anche delle recenti uscite di alcuni assessori non sarebbero state gradite così tanto dalla prima cittadina.
È il caso dell’assessore Pietro Cerullo che qualche mese fa si è reso protagonista di un alterco poco simpatico con la stampa. Il delegato viabilità, sicurezza stradale, sport, eventi, usi civici, cimitero e rapporti con i quartieri si è scontrato verbalmente con i giornalisti e un operatore di una televisione locale accusandoli di non condurre con professionalità il proprio lavoro. Parole, ovviamente, messe in onda che non sarebbero state digerite dagli altri componenti di giunta.
A ciò, si aggiunge la recente proposta dello stesso Cerullo, insieme all’omologo Mirra, di costruire in città una statua raffigurante una bufala dal costo di 75mila euro. Tale progetto, approvato in giunta, riguarda la nascita di un parco urbano su una rotonda autostradale, un luogo tutt’altro che adatto a indirizzi del genere e ciò sta facendo molto parlare in città proprio per lo spreco di risorse pubbliche che potrebbero essere spese, ad esempio, per la medesima idea ma altrove. A questa situazione, si aggiungerebbe la volontà di altri di lasciare. Potrebbe essere il caso di Vincenzo Chiera, assessore all’ambiente, che assumerebbe tale decisioni per motivi lavorativi.