E’ stato il candidato che da più tempo ha messo in funzione i motori per contendere al Sindaco uscente la poltrona di primo cittadino: eppure aveva lavorato al fianco di Servalli per ben tre anni, dopo il successo elettorale del 2015, e ricoprendo, nel breve volgere di 1095 giorni, ben tre assessorati (Attività Produttive, Lavori Pubblici, Politiche sociali). Poi il divorzio: “ Non si è trattato di un capriccio, ma di constatazione di arroganza e bramosia di potere quella che ha manifestato il Sindaco nonostante la mia collaborazione sia stata massima e abbia ottenuto consensi nei diversi ambiti, e le carte lo testimoniano” Alla scorsa tornata aveva registrato un successo con una lista civica, che ora ripropone, in doppia versione, per farsi largo e confermare, se non allargare, la cerchia di elettori che hanno riposto fiducia in lei: “ Con “Liberi di” e “Cava per Cava” ci candidiamo per realizzare il nostro disegno di città; abbiamo messo in campo un qualificato gruppo di lavoro, elaborando un programma scrupoloso non utopistico, per rilanciare la nostra città. Il nostro disegno di Cava è totalmente diverso rispetto a quello visto fino a oggi, e si Sviluppa su due livelli: – quello ordinario, come tutela e conservazione di una risorsa esistente e, come secondo obiettivo, la gestione dello straordinario, intesa come l´insieme delle proposte e delle ipotesi progettuali necessarie per uno sviluppo ottimale del territorio. Ebbene questa idea di città si svilupperà attraverso sei capitoli: 1- Urbanistica; 2- Cultura; 3- Ambiente; 4- Politiche sociali; 5- Attività produttive; 6-sicurezza e mobilita”. Programma ricco e impegnativo: “Partendo dal dogma che siamo e saremo liberi da qualsiasi condizionamento dettato dal partito di turno, liberi da qualsiasi compromesso, senza accordi all´insegna dell´ambiguità, perseguiremo, con i componenti che riusciranno a sedersi nel consesso comunale, un impegno serio e programmatico, in sintonia con i miei principi di lealtà e correttezza e trasparenza, avendo come unico obiettivo un progetto di salute pubblica di città. E’ ben chiaro, comparendo a caratteri cubitali sul logo che ci contraddistingue, che anteponiamo le competenze al posto giusto, la programmazione, le sinergie tra le componenti delle strutture amministrative e quei cittadini che si sono uniti in forme associative, realizzare, cioè, un rapporto organico tra questo straordinario patrimonio, costituito dalle associazioni, e il governo della città.” Le voci, anzi il chiacchiericcio che si ascolta sotto i tradizionali portici, sembrano votati a un ballottaggio tra Servalli e un non ben identificato rivale: cosa si augura? Spero di contendere il secondo turno al favorito, ma nel caso non fossi io, valuterei attentamente l’avversario del Sindaco uscente, anche se appena saranno rese note le liste (il 21 prossimo scadono i termini per la presentazione ndr), le sorprese maggiori le riserveranno gli alleati che ha scelto Servalli per farsi sostenere in quest’aspra battaglia: dovesse vincere, e non è di certo il mio augurio, non avrà una maggioranza granitica come quella di 5 anni fa, anzi sarà una maggioranza ibrida con dentro anime di destra, di centro e di sinistra, segno d’ingovernabilità ed instabilità.” Manca poco più di un mese a una delle consultazioni più combattute di sempre, nessun bipolarismo, ma tanta voglia di emergere, soprattutto con sprazzi di libertà che non mancano nemmeno nei due schieramenti più corposi…., ed intanto Bastolla avverte: “voto ragionato, valutato sul programma, che non deve rappresentare, come capitato altre volte, un libro dei sogni: il Palaeventi, il ponte sospeso di Pregiato, la manutenzione dei plessi scolastici, tutte idee avvolte nel programma del 2015, chiuso con risultati nulli.
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