Bastavano tremila euro per conseguire la maturità - Le Cronache
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Bastavano tremila euro per conseguire la maturità

Bastavano tremila euro per conseguire la maturità

di Pina Ferro

Trecento perquisizioni e trenta denuncie all’ autorità giudiziaria, E’ il parziale bilancio dell’attività investigativam ancora in corso e che ha portato alla luce l’esistenza di un diplomificio, Tremila euro, questa era la somma da versare per poter essere titolare di un titolo di studio senza aver mai sostenuto l’esame di maturità. A scoperchiare il sistema illegale sono stati i carabinieri della compagnia di Agropoli, agli ordini del capitano Fabiola Garello, coordinati dalla Procura di Vallo della Lucania. I militari, ieri e l’altro ieri, hanno effettuato ben 340 perquisizioni che hanno interessato le province di Salerno, Caserta, Napoli, Avellino, Benevento, Udine, Biella, Vicenza, Verona, Torino, Brescia, Asti, Lecco, Mantova, Novara, Varese, Milano, Monza, Como, Imola, Bologna, Bergamo, Genova, La Spezia, Parma, Reggio Emilia, Modena, Lucca, Perugia, Cuneo, Chieti, Firenze, Prato, Roma, Viterbo, Potenza, Cosenza, Reggio Calabria, Trapani Cagliari, Roma, Latina e Rieti. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri di Agropoli presso l’istituto professionale Passarelli e presso la Fondazione Internazionale Passarelli di Castellabate sarebbero stati centinaia gli studenti che hanno conseguito gli attestati di maturità. Le attività tecniche hanno permesso di ricostruire una struttura piramidale, i cui componenti provvedevano a far ottenere, in maniera completamente illecita, al costo di circa 3.000 euro, i diplomi attraverso la consegna di pergamene e attestati contraffatti, falsificando altresì i verbali di esami immaginariamente sostenuti dalle persone a cui venivano rilasciati: spicca in particolare una sessione straordinaria di esami, cui prendevano parte circa 300 candidati, tutti risultati idonei e diplomati. Si ipotizza che il giro d’affari dell’intera organizzazione si aggiri intorno al milione di euro. Le indagini volte a chiarire le singole condotte sono ancora in corso. Ad essere stati deferiti all’autorità giudiziaria sono stati soprattutto i procacciatori di soggetti intenzionati a conseguire il diploma inmaniera illecita. Le indagini sono ancora in corso al fine di accertare l’identità di colui dall’interno dell’istituto scolastico era addetto ala manomissionedei verbali d’esame, a far apparire i testi delle prove scritte, mai sostenute dai candidati interessati.