di Monica De Santis
“Il bando relativo alle audizioni per la creazione del corpo di ballo del Teatro Verdi va impugnato”. Non usa mezzi termini la dirigente scolastica del liceo musicale e coreutico Alfano I di Salerno, Elisabetta Barone. Non usa mezzi termini per dire che il bando recentemente pubblicato per le audizioni del primo corpo di ballo ufficiale del Massimo Cittadino è del tutto sbagliato e di fatto chiude le porte in faccia proprio agli studenti del suo liceo e degli altri licei come il suo. “Purtroppo chi ha scritto quel bando non si è reso conto di aver inserito come titolo di accesso, un titolo che non esiste. Nel senso che loro chiedono un diploma didattico di 8° anno, che di fatto, ripeto, non esiste”. Ed è vero, perchè l’8° anno di danza, è un sistema che viene utilizzato dalle scuole di danza, o meglio veniva utilizzato come percorso da queste, ma nella realtà la maggioranza di questi diplomi non hanno un valore legale. “La domanda da porsi è proprio questa, chi rilascia diplomi aventi titolo legale? Attualmente soltanto i licei coreutici e l’accademia nazionale di danza, perchè anche i due enti lirici, ovvero il Teatro San Carlo e La Scala, rilasciano un diploma che non ha valore legale. Diciamo che si tratta solo di un titolo artistico, ma non un titolo liceale. Ora se si considera che il liceo coreutico è di cinque anni, quindi qualcuno mi spieghi chi si trova ad avere un diploma di ottavo anno didattico?” Una domanda, questa, che la preside Barone, ha posto ma alla quale ancora oggi nessuno ha dato risposta “Va anche detto che gli altri due diplomi a valore legale, sono il triennio in accademia ed il biennio di specializzazione. Quindi, tornando al bando per il corpo di ballo del Verdi, bisogna precisare di quale titolo devono essere in possesso i partecipanti. Perché diploma didattico non significa niente, è una dicitura che non esiste in Italia. Quindi ripeto chi è in possesso di questo diploma didattico di ottavo anno? Nessuno. Ma non solo le scuole di danza private non hanno titolo per poter rilasciare un diploma, perché non sono enti pubblici e non sono neanche scuole paritarie. Anche le scuole che hanno la presa d’atto della pubblica istruzione non hanno comunque il titolo per rilasciare un diploma legale. Dovrebbero chiedere al Ministero di fare esami di quinto anno di liceo. Ma al momento questa concessione non è stata data a nessuno. Anche perché una scuola di danza privata non è un liceo e non può essere sede di esami di Stato. Quindi il bando è fatto male”. Di qui, precisa la Barone, la richiesta ad Antonio Marzullo di precisazioni… “Il punto che ad oggi Marzullo mi ha risposto che la dicitura dell’ottavo anno gli è stata suggerita da qualche scuola di danza alla quale si è rivolto per la stesura del bando. Senza pensare che sarebbe stato più facile, per non dire più corretto rivolgersi ai licei coreutici come l’Alfano I. Tra le altre cose, il liceo che dirigo è il capofila dei sei licei coreutici della Campania, che ogni anno tirano fuori il fior fiore di ragazzi e ragazze dal grande talento e molti di questi poi entrano in compagnie importanti e teatri prestigiosi. A maggior ragione dovevamo essere coinvolti di più nella stesura del bando”. E se da un lato la Barone invita Marzullo a rivedere immediatamente il bando… “Altrimenti si rischia un ricorso che sarà perso dal Teatro Verdi al 100%”. Dall’altro lato la dirigente è felice che finalmente anche per il Massimo cittadino si è pensato di realizzare un corpo di ballo ufficiale… “Il Verdi meritava di avere un corpo di ballo e di questo sono molto contenta. Meno, come dicevo, per il bando di selezione, che così come è stato presentato non è regolare e soprattutto chiude le porte in faccia ai nostri studenti che invece, hanno le carte in regola e i diplomi validi e riconosciuti per poter partecipare. E’ paradossale che i nostri alunni vadano al San Carlo, in Germania, in Svizzera, in Francia e non abbiamo i titoli invece per partecipare alle audizioni del Verdi. Mi auguro che sia stata solo un’ingenuità e che non ci sia stata nessuna volontà di escludere gli studenti dei licei coreutici. Purtroppo non hanno tenuto conto del fatto che l’ordinamento è cambiato. E che sono almeno 10 anni che neanche più l’Accademia di Danza rilascia il famoso ottavo anno”.