«I cittadini salernitani, dopo quindici anni di narrazioni fantastiche, non meritavano di dover pagare i danni e le spese per un progetto che era stato presentato come non avente costi per la città e i suoi abitanti». Così la consigliera di opposizione Elisabetta Barone che accende nuovamente i riflettori sui Box di piazza Cavour, parlando di un «giallo a tinte fosche, pieno di colpi di scena, con alcuni attori protagonisti che ne hanno determinato la vicenda e una serie di comparse che per lo più hanno preso parte alla storia in maniera inconsapevole, altre volte consapevolmente a supporto di una strategia politica discutibile e devastante per la nostra città. Una storia che potrebbe essere il soggetto di una soap opera se non avesse un finale tragico». Secondo la consigliera di opposizione «le recenti affermazioni del sindaco e della giunta sembrano voler addossare l’intera responsabilità al concessionario, ma il decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Salerno impone all’esecutivo il pagamento di un’ammenda di quasi 3 milioni e mezzo di euro. Non abbiamo accesso a tutti gli atti, pur avendoli richiesti fin dal 9 febbraio». L’ex candidata sindaca ripercorre tutta la vicenda, dal 27 luglio 2011 con il l Consiglio comunale appena insediato che deliberava sulla ‘Realizzazione in project financing di parcheggi e sistemazione dell’area di piazza Cavour’ fino ad oggi, febbraio 2024 quando «si approva “la relazione del Settore Opere e lavori pubblici prot. n. 40760 del 12/2/2024 (di cui non abbiamo avuto copia non potendo pertanto comprendere le ragioni delle decisioni assunte) e, per l’effetto, dichiarare risolta per grave inadempimento del Concessionario Parking Cavour Salerno srl, in danno dello stesso, la convenzione n.26485 del 10/1/2018 per la progettazione, costruzione e gestione dell’intervento di sistemazione piazza e realizzazione parcheggi in piazza Cavour”», ha evidenziato la consigliera comunale. «Questo finale, che vede l’Amministrazione coinvolta in una battaglia legale dall’esito incerto, è molto amaro per tutti i cittadini che hanno visto alternarsi annunci di fatasmagorici cambiamenti ad annullamenti delle procedure, vittorie di Pirro e devastazione di una delle parti più belle del lungomare salernitano (proprio quella attraversata dai numerosi turisti in transito nella nostra città). Volendo esprimere un giudizio, da cittadina chiamata a dare voce a una parte consistente di cittadini salernitani, mi viene innanzitutto da dire che la vicenda è nata frettolosamente e improvvidamente, accompagnata dalla narrazione vincente della possibilità di avere 220 posti auto a rotazione e 90 box privati e 16 stalli pertinenziali; si è dovuta scontrare con una serie di eventi che hanno reso di fatto irrealizzabile il progetto, i cui danni ora peseranno sulle tasche dei cittadini – ha aggiunto Elisabetta Barone – In nessuno dei documenti pubblicati, né quelli iniziali né quelli successivi si fa parola della necessità di acquisire da RFI l’intera area per poterla conceder effettivamente al concessionario per 99 anni. Distrazione? Imperizia? Considerato che la parte politica, l’assessore al ramo è rimasto lo stesso fino al 2021, e la parte tecnica, il RUP è attualmente responsabile, che cosa non hanno saputo o voluto vedere nelle alterne vicende di quella che potrebbe essere una soap opera se non fosse una tragedia? Rimane un senso di profonda amarezza nello scoprire di essere stati presi in giro, gabbati e ora costretti a pagare le spese di chi ha allegramente amministrato».
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