di Erika Noschese
Una dirigente scolastica alla corte di Vincenzo Napoli. Barbara Figliolia, preside del Liceo Francesco Severi di Salerno è candidata al consiglio comunale di Salerno, nella lista Federazione Popolare dei Democratici Cristiani per mettere al servizio della città le sue competenze per provare a dare una svolta, a partire dall’ecosostenibilità. Preside, perché ha scelto di candidarsi al consiglio comunale di Salerno con una lista a sostegno del sindaco uscente Vincenzo Napoli? “Dopo 16 anni di servizio come docente e 14 come dirigente scolastico ho acquisito sempre più maggiore consapevolezza del mio ruolo e dell’importanza della politica quale strumento straordinario per provare a migliorare le cose e per mettersi al servizio dei cittadini”. Da dirigente scolastica e da insegnante qual è il contributo che potrebbe apportare al mondo della scuola? “La mia lunga esperienza, sostenuta costantemente da una forte passione, dedizione e motivazione per migliorarla per il bene dei nostri giovani e della città. Non posso assistere inerme allo sfacelo della scuola dopo anni di sacrifici di noi dirigenti scolastici, docenti, famiglie e personale tutto della scuola. La scuola ha bisogno di essere più sicura, meno burocratizzata e con pochi studenti per classe, oltre che al passo con i tempi affinché sappia rispondere alle esigenze del mondo del lavoro che mutano velocemente. Rischiamo di far acquisire ai giovani competenze poco spendibili nel mondo del lavoro. È necessario, quindi, impegnarsi per dare nuovo impulso alla scuola che deve tornare ad essere baluardo di questa società, motore trainante e non fanalino di coda. Per fare ciò occorre una progettazione seria e scrupolosa per pianificare gli interventi giusti per rilanciarla ed evitare così sprechi di risorse umane ed economiche. Una scuola nuova viva, energica con nuove strutture e all’avanguardia e più competitiva. Prevedere un’alta formazione per tutto il personale della scuola per affrontare al meglio le sfide del futuro. Non possiamo più assistere all’esodo dei giovani della nostra città verso altri luoghi per vedere realizzati i loro sogni”. Come valuta l’operato del sindaco Napoli in questi 5 anni? “Il sindaco, persona di grande valore umano e culturale ha fatto tanto per la nostra città e non possiamo di certo non considerare il periodo emergenziale gestito egregiamente ma che inevitabilmente ha comportato il rallentamento di altre iniziative ed opere programmate e da programmare. In tutto il mondo si è verificato un forte rallentamento in termini sociali, culturali ed economici per cui ora più che mai abbiamo bisogno di correre, di non perdere altro tempo e iniziare subito a lavorare e riprendere velocemente ciò che è stato trascurato. Io mi impegno per dare il mio contributo con la passione, la tenacia e la dedizione che mi contraddistinguono per dare il mio sostegno al sindaco Napoli”. Cosa si aspetta da questa campagna elettorale? “Una partecipazione di tutti i cittadini più consapevole e responsabile. Mi aspetto che si formi un consiglio comunale competente capace di discutere e di dialogare in modo costruttivo, ponendo al centro dell’interesse il bene comune. Essere, quindi capaci di mettersi al servizio della politica e non viceversa. Solo lavorando insieme, con questo obiettivo, si potrà fare il bene della nostra città”. Quali dovrebbero essere per lei i punti principali del programma elettorale? “Migliorare la qualità della vita del cittadino facendo diventare la nostra città sempre più ecosostenibile; creare le condizioni perché qui si venga ad investire. L’area industriale deve tornare ad essere tale. Oggi purtroppo si è trasformata in un agglomerato commerciale avendo perso la sua vocazione industriale; maggiore sicurezza per i cittadini; punti di aggregazione per i giovani, culturali, sportivi e ricreativi”. Non è di competenza del Comune ma in questi mesi di pandemia l edilizia scolastica è stata spesso oggetto di discussione. Cosa di dovrebbe fare ora? “Bisogna saper sfruttare al meglio tutte le numerose risorse economiche offerte alla scuola dal Recovery Fund per recuperare anni di ritardo anzi secoli per quanto riguarda l’edilizia scolastica”.