Brigida Vicinanza
Il “Bar Canasta” perde il ricorso al Tar. Nulla da fare per il dehors del bar di piazza Mazzini, la proprietà difesa dall’avvocato Marcello Fortunato aveva impugnato gli atti comunali nonchè la delibera di consiglio comunale approvato lo scorso anno. In giudizio si è costituito anche il condominio Palazzo Luongo, assistito dall’avvocato Rosaria D’Emma. Secondo i giudici del tribunale amministrativo regionale infatti, il ricorso è infondato e condannano dunque la proprietà al risarcimento in favore del Comune di Salerno e del condominio di Palazzo Luongo di mille euro ciascuno, oltre alle spese legali. Dunque, nulla da fare per i titolari dell’esercizio commerciale. Quella delibera “incriminata” passò in consiglio comunale lo scorso anno con il voto contrario di due esponenti della maggioranza, ossia di Leonardo Gallo (Moderati per Salerno) e Corrado Naddeo (capogruppo di Campania Libera) e l’astensione del consigliere comunale d’opposizione Dante Santoro. Qualcuno già ipotizzò allora ricorsi alla giustizia amministrativa. E così è stato. Ad essere contestato, in particolare, fu l’articolo in cui si prevede l’esenzione massima delle occupazioni di suolo pubblico non oltre i cinquanta metri quadri. Una questione – quindi – quella dell’occupazione di suolo pubblico e dei dehors che non riesce proprio a trovare una quadra, in un lungo contenzioso tra amministrazione comunale e i commercianti di Salerno, che ora sono ancora di più sul piede di guerra dopo le ultime decisioni adottate dall’amministrazione comunale e alle quali dovranno adeguarsi entro e non oltre la fine di questo mese, a quanto pare. Ma quello del regolamento dei dehors sarà una problematica inserita in una polemica senza fine. Non sono esclusi infatti ulteriori ricorsi e procedimenti che vedranno sicuramente sul banco degli imputati il Comune di Salerno.