di Marta Naddei
I ricorsi degli esclusi sono pronti. La richiesta di sospensione, con tanto di nota allegata, anche. La documentazione richiesta dai consiglieri comunali d’opposizione no; quella ce l’ha la Praxi. Il bando per la composizione delle graduatorie dalle quali attingere personale per la partecipata Salerno Pulita è ancora al centro delle polemiche. Ieri mattina, in sede di commissione consiliare Trasparenza, presieduta dal consigliere Salvatore Gagliano, sono state ascoltate le ragioni dell’amministratore unico Pellegrino Barbato, il quale però non aveva con sé la documentazione (ovvero le varie domande di partecipazione e le valutazioni degli ammessi) richiesta dai consiglieri comunali per constatare la chiarezza e la bontà della procedura. Carte che, però, sono a Napoli, nella sede della società che la procedura di selezione l’ha indetta, ovvero la Praxi. In particolare, Roberto Celano, Raffaele Adinolfi e Giuseppe Zitarosa, hanno chiesto chiarimenti in merito ai futuri criteri di assunzione, sottolineando in particolar modo la necessità di stabilizzare, innanzitutto, i 180 interinali che già prestano servizio per la municipalizzata dei rifiuti. Ma – ha spiegato l’amministratore Barbato – «io non posso fare assunzioni dirette. In Italia, una cosa del genere non è prevista». Una situazione, questa dei precari, aggravata dal fatto che, in molti, non hanno nemmeno presentato la domanda di partecipazione: «Se restano fuori – ha proseguito Nino Barbato al termine della riunione – perché non hanno presentato la domanda, io non posso farci molto». E sulla questione della poca trasparenza dell’intera procedura dice: «All’esito del concorso tutta la documentazione sarà a disposizione. Se saranno riscontrate delle irregolarità si interverrà di conseguenza». E i ricorsi da parte degli esclusi? «Se ritengono che ci siano motivi fondati è giusto che li presentino» – ha poi concluso Barbato. Ma i consiglieri comunali d’opposizione, che fortemente hanno voluto questa seduta di commissione apposita, non sono stati per niente soddisfatti del suo esito. «Ne chiederemo l’immediata sospensione – commentano a caldo Celano, Adinolfi e Zitarosa – Domani mattina (questa mattina per chi legge, ndr) presenteremo una lettera al collegio dei revisori dei conti del Comune di Salerno, al collegio sindacale di Salerno Pulita, al direttore del settore finanziario del Comune, all’assessore al bilancio Alfonso Buonaiuto ed allo stesso amministratore Barbato, una lettera». Un documento con il quale si intenderà fare presente che «la cattiva gestione di questa procedura – spiegano ancora – rischia di esporre l’amministrazione comunale, di cui critichiamo le scelte di consentire l’indizione di questa procedura, rischi anche di natura economica. Senza considerare, poi, anche il clima di tensione che si è instaurato tra coloro che hanno presentato la domanda e non sono stati ammessi alla fase successiva della selezione e coloro che, invece, ce l’hanno fatta. Abbiamo anche chiesto quanta gente si intenderà assumere (Barbato come già affermato in prefettura ha confermato che si attingerà solo dalla graduatoria relativa ai servizi di pulizia, ndr) ma ci è stato risposto che è in via di redazione il piano industriale». Insomma, il bando di Salerno Pulita, almeno al momento, non sarà sospeso. Con tutte le conseguenze del caso.