di Andrea Pellegrino
Ha partecipato ai lavori di giunta, poi per lui è arrivata la revoca. Un fulmine a ciel sereno o forse no. D’altronde con il delegato allo sport ultimamente i rapporti erano abbastanza tesi. Così Marco Galdi ha ben pensato di metterlo fuori rosa, facendo spazio ad un’altra componente politica. «Meglio così – dice Germano Baldi – fondamentalmente non mi ci ritrovavo più in questa squadra. Avevo anche consigliato al sindaco di rimettere il mandato, perché così non si riusciva a governare». La motivazione ufficiale verte sulla vicenda della piscina comunale, chiusa e poi riaperta dopo le polemiche. «L’ordinanza era la sua – spiega – e tra l’altro non era stata neppure concordata con nessuno». Altro addebito mosso all’ormai ex assessore, sono le assenze: «Impossibile. Si sa che dopo varie assenze si può sollevare il caso in giunta».
Ma per Baldi la revoca altro non è figlia di nuovi accordi politici che potrebbero trascinare Marco Galdi fino a fine consiliatura. «Nelle settimane scorse – spiega – sono stati numerosi i motivi di discussione. Anzi, tornando un po’ indietro, da mesi ho sollevato il caso delle quote rosa in giunta. Fino a poco tempo fa, ricordiamo, mancavano donne nell’esecutivo e ciò avrebbe potuto compromettere gli atti amministrativi». Ma non solo, prosegue Baldi: «Alcune decisioni assunte solo da pochi a me non stavano bene e per questo ho avuto con il sindaco Galdi diversi confronti». Ma si va avanti, conclude l’ex assessore, seppur, resti «l’amarezza di essere stato mandato via, poco dopo la seduta di giunta, consapevole che avevano già un nuovo nome da inserire».