di Pina Ferro
Si scambiavano favori alla marcatura del budge di entrata e uscita dal San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. Chiesto il rinvio a giudizio per 49 dipendenti, tra medici e personale paramedico in servizio presso il nosocomio salernitano. La richiesta è stata firmata ed inoltrata nei giorni scorsi dal sostituto Procuratore Francesco Rotondo al Giudice per le indagini Preliminari Pietro Indinnimeo.
Questa prima trance di richieste di rinvio a giudizio riguarda quei dipendenti che sistematicamente timbravano o si facevano timbrare il cartellino dai colleghi.
La richiesta di rinvio a giudizio riguarda:Mario Di Mauro, Gaetano Coppola, Domenico Ricca, Elio Scariati, Vincenzo Siniscalco, Enrico Severino, Rosanna Paloscia, Domenico Volpe, Pietro Santoro, Vincenzo Caputo, Rosa Izzo, Raffaele Caputo, Francesca Astarita, Vincenzo Casola, Massimo Zoccola, Teresa Granato, Marianna Cammarano, Matteo Quaranta, Onofrio Musone, Giovanni Di Mauro, Vincenzo Argento, Elena Popa, Ciro Melchiorre, Francesco Visciani, Andrea Esposito, Luisa Ragone, Domenico Tagliaferro, Fabrizio Santoriello, Carlo Pero, Valentina Mariella, Pasquale Ascolese, Maria Rosaria Landi, Antonio Cuciniello, Ciro Cuciniello, Dunia Rizzo, Angela Barretta, Lucio Iovine, Antonio Paciello, Rosaria D’Aniello, Maria Garibaldi, Patrizia Clausi, Anna De Vivo, Margaret Cittadino, Dionigi Ferrara, Anna Capaldo, Francesco Memoli, Amilcare Fianore, Carmela Maiorano e Sandro Fierro.
Secondo il capo d’imputazione i dipendenti, con comportamenti ben consolidati, demandavano o si facevano carico di attestare la presenza presso la struttura di colleghi. Una prassi consolidata almeno fino allo scorso anno quando sono state accertate le irregolarità. Così la Procura ha contestato ad alcuni infermieri, sindacalisti, ausiliari, amministrativi e medici, anche l’associazione a delinquere, oltre il reato di truffa. C’è chi, ad esempio, si è fatto marcare quasi cento volte il suo badge al suo posto. Secondo il sistema si erano organizzati scientificamente per coprirsi a vicenda alla marcatura del badge.
I dipendenti in questione del Ruggi, nei mesi scorsi sono anche stati sentiti dagli uomini della guardia di finanza che hanno indagato sugli assenteisti all’interno della struttura ospedaliera di via San Leonardo.