di Andrea Pellegrino
Le dimissioni sarebbero state già presentate. Ma non rese ancora pubbliche. Antonio Postiglione, commissario straordinario dell’Azienda sanitaria locale, avrebbe così deciso di lasciare gli uffici di via Nizza per dedicarsi completamente al suo incarico regionale. Una decisione che era già nell’aria, accelerata probabilmente proprio da una sorta di “incompatibilità” tra il ruolo di dirigente di staff della direzione generale per la tutele della salute e quella di commissario dell’Asl di Salerno che in molte circostanze lo ha messo nella duplice veste di “controllore e controllato”. Come il caso del decreto numero 6 da lui stesso firmato relativo le procedure di reclutamento del personale negli enti del Servizio sanitario regionale per l’anno 2016. Così l’avvocato Postiglione potrebbe nelle prossime ore lasciare definitivamente l’azienda sanitaria locale di Salerno, affidandola, così, nuovamente a Vincenzo De Luca che potrebbe decidere per un nuovo commissariamento o per una soluzione interna. Antonio Postiglione, tra l’altro, finito anche al centro delle polemiche dopo una recente deliberazione che prevede la copertura di posti dirigenziali attraverso una graduatoria stilata nel 2013 all’atto di un concorso per una unità dirigenziale di profilo amministrativo per l’unità operativa di reporting e contabilità aziendale. A sollevare il caso la Uil fil che con una nota ha informato anche la Procura regionale della Corte dei Conti. «Entrando nello specifico, con la delibera numero 229 del 01 marzo 2013 veniva autorizzato l’esperimento di procedure concorsuali per l’assunzione tramite mobilità di 1 unità dirigenziale di profilo amministrativo per la U.O. di Reporting e Contabilità Aziendale. Tale procedura risultava infruttuosa per la mancata adesione di dirigenti aventi le caratteristiche specialistiche previste, per la qual cosa si procedeva alla pubblicazione di concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di una unità dirigenziale di profilo amministrativo per la U.O. di Reporting e Contabilità Aziendale. Con deliberazione numero 1 del 11 gennaio 2016 si procedeva all’approvazione della graduatoria di merito del concorso pubblico. Successivamente, avendo avuto il sentore che detta graduatoria la si volesse far scorrere per l’assunzione di altre unità dirigenziali, abbiamo invitato e diffidato l’azienda al voler dar corso ad eventuali, quanto illegittime, procedure di scorrimento. Se tale graduatoria – dice il segretario politiche sanitarie Uil Fpl Biagio Tamasco – è stata redatta classificando i partecipanti in base a requisiti specifici, come si può poi, in un secondo momento, far scorrere la stessa per attingere a professionalità dirigenziali che presumibilmente saranno assegnate ad altra funzione, atteso che il bando iniziale riguardasse l’assunzione di una sola unità dirigenziale e per una funzione ben specifica, escludendo, di fatto, ed in maniera altamente discriminatoria, tutti gli altri dirigenti interessati. Per fare un paragone è come se si dovesse assumere un panettiere, stabilendo che i partecipanti debbano essere tutti panettieri, salvo poi dover assumere dei muratori pescando però unicamente nella graduatoria dei panettieri da cui i muratori erano esclusi fin dall’inizio».