Il covid? Tragica esperienza per la società e splendida opportunità per rinnovare l’arte, la tecnica, la creatività, che mai erano state così segregate e soprattutto in una collettiva restrizione mai vista prima e che abbiamo ribattezzato con il termine lock-down. Da questa esperienza unica nasce la rubrica del Tgcom24, direttore Paolo Liguori, che ha colto la proposta del manager d’Arte e organizzatore di eventi Salvo Nugnes. In quei giorni di chiusura totale ha girato l’Italia per realizzare una rubrica per Tgcom24 con le testimonianze dei personaggi famosi che in quei giorni raccontavano i loro momenti di vita in quei lunghi istanti di necessaria autoreclusione. Ed è alla fine di questo percorso televisivo che è nata l’idea di un catalogo d’Arte mai visto prima. Si chiama “L’arte in quarantena” ed è un volume che raccoglie le testimonianze artistiche di grandi star internazionali, come Federico Fellini, Gina Lollobrigida, Amanda Lear, Romina Power, Sylvester Stallone, Johnny Depp, con opere pittoriche e fotografiche. E a conferma che l’arte è anche democratica, con questi grandi nomi ci sono in successione anche le opere di artisti emergenti. Tutti insieme, quindi, nello stesso volume impreziosito dal contributo in termini di critica e commenti, di specialisti dell’arte e della cultura come il grande sociologo Francesco Alberoni, il critico d’arte Vittorio Sgarbi, lo psichiatra ed opinionista Alessandro Meluzzi, il presidente del “Vittoriale di D’Annunzio” Giordano Bruno Guerri, la psicologa e scrittrice Maria Rita Parsi, Silvana Giacobini, giornalista e già direttore di “Chi” e “Diva e Donna” e molte altre testate. Tra queste firme del jetset c’è anche il direttore di Tgcom Paolo Liguori, che ha avallato, dapprima a livello televisivo, la realizzazione della rubrica “L’Arte in quaratena” e poi della realizzazione del catalogo che porta lo stesso titolo. «Un libro unico nel suo genere e di cui ne vado orgoglioso», rimarca Liguori. Un catalogo presentato giorni fa nella splendida cornice del Castello di Arechi di Salerno, il maniero che svetta sulla città e sul suo golfo dall’alto di un colle che supera i 300 metri sul mare. In quella sede, oltre a Nugnes, abile tessitore del filrouge della serata, sono convenuti gli artisti e al tavolo dei relatori c’erano il presidente “Re D’Italia Art” (sponsor del Salerno Calcio), Marco Giordano e la poetessa e giornalista, Irene Catarella, insignita, tra gli altri, del Premio Belle Arti (terza edizione). Il giornalista Eustachio Cazzorla ha letto alcune poesie legate al tema della violenza sulle donne, scritte dalla talentuosa poetessa Catarella, tratte dal suo ultimo libro “#Cantoanima”. Nel corso della serata sono stati assegnati altri riconoscimenti internazionali ad artisti del mondo della pittura, poesia, fotografia e scultura, in collaborazione con le Accademie di Belle Arti.
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