L’anno scolastico al liceo scientifico “A. Gallotta” chiude all’insegna del bello, del teatro, della cultura, della ricerca e dell’impresa innovativa. Nel giardino della scuola, domenica 19 giugno a partire dalle ore 20.30, sarà possibile apprezzare i gioielli d’autore realizzati dalle classi III B e V C guidate dai docenti Antonio Sansone, Elisabetta Cataldo, Gabriella Caponigro e Diana Naponiello. Spazio anche alla mostra fotografica “Eboli, una storia da raccontare” a cura della classe VD guidata docenti Antonio Carratù e Ornella Cestaro, esperto Giuseppina Pepe. Saranno messi in mostra, inoltre, i lavori delle classi VE e VF del progetto “Tra i banchi di scuola”, impresa start up, attività curata dai docenti di scienze Giuseppina Volpe, Rosa Di Feo e Antonino Bottiglieri. Si tratta di tre percorsi trasversali per le competenze e l’orientamento che hanno attraversato anche le discipline di studio con l’obiettivo di ricreare momenti di relazione tra i ragazzi. “La serata di domenica si presenta come momento di sintesi di un anno scolastico complesso che ha cercato di riappropriarsi di una sua normalità pur con tante difficoltà – dichiara la dirigente Anna Gina Mupo e aggiunge – obiettivi prioritari sono stati la relazione, la socializzazione, lo stare insieme. A questi percorsi ha fatto da contraltare il laboratorio teatrale che, caparbiamente, abbiamo riaperto e portato avanti”. Le attività laboratoriali sono state svolte nel massimo rispetto della normativa anti Covid. Alle ore 21,00 di domenica andrà in scena “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare, esperienza teatrale che ha interessato 20 studenti dell’istituto guidati dai docenti Angela Lamonica, Annamaria Petolicchio, Elisabetta Cataldo, Dora Longobardi. Il laboratorio teatrale è stato diretto dal regista Vito Cesaro. “L’intento era quello di riattivare i canali della socializzazione dopo la pandemia. Di consentire ai ragazzi di ritrovare la gioia dello stare insieme – aggiunge la dirigente Mupo – in quest’ottica ricreativa abbiamo previsto il pranzo condiviso come ulteriore momento di comunione”. Da remoto c’è stata la collaborazione di altri studenti: a titolo gratuito, i ragazzi del Settore Moda del Trani, indirizzo che converge al Convitto Nazionale di Salerno, hanno realizzato i costumi di scena. “In tal modo abbiamo propiziato una sorta di rete tra scuole – conclude la dirigente – mettendo in comune le risorse per dare senso ad una comunità scolastica che è andata oltre il proprio cancello”.
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