Aquarius, la federazione dei Giovani Socialisti attacca Salvini: "E' ora di dire basta a questa becera strumentalizzazione" - Le Cronache
Salerno Attualità Primo piano

Aquarius, la federazione dei Giovani Socialisti attacca Salvini: “E’ ora di dire basta a questa becera strumentalizzazione”

Aquarius, la federazione dei Giovani Socialisti attacca Salvini: “E’ ora di dire basta a questa becera strumentalizzazione”

Erika Noschese«

La vicenda della nave Aquarius ha spaccato l’opinione pubblica. Dopo la decisione del neo ministro degli Interni, Matteo Salvini, anche a Salerno non sono mancate le polemiche tra favorevoli e contrari. A scendere in campo, ora, è la federazione dei giovani socialisti che, con una nota congiunta con tesserati e attivisti della Campania (guidati a livello regionale dal salernitano Vittorio Cicalese ndr) e della Puglia punta l’attenzione sulla scelta del primo ministro spagnolo, il socialista Pedro Sanchez che ha dato il via libera all’attracco della nave in Spagna. La scelta di Sanchez «ha dato il là ad una situazione di ben più ampio respiro, riguardo la questione migranti. Da un lato Sanchez annuncia che “è nostro obbligo aiutare ed evitare una catastrofe umanitaria e offrire un posto sicuro a queste persone”, dall’altro Salvini si autoconvince di aver “vinto” qualcosa con i suoi classici toni sobri che contraddistinguono il nostro ministro», dichiarano i giovani socialisti, secondo cui a livello locale, soprattutto «nel Mezzogiorno d’Italia, le due fazioni si compongono tra chi manifesta tutta la sua soddisfazione sui social tra una bufala attribuita a Giobbe Covatta ed una fitta pioggia di commenti negativi a chiunque mostri solidarietà, e chi si dice pronto ad accogliere i migranti nei propri porti nonostante le decisioni legittime ma anti-umanitarie del governo». «Nel 2018, in piena globalizzazione, è impensabile combattere il melting pot a colpi di proclami a fini propagandistici in un clima di perenne campagna elettorale, basandosi sulla paura delle persone. Paure ed ansie pervicaci che sono state alimentate efficacemente in questi anni, tanto da alterare considerevolmente la percezione dei cittadini su cosa realmente stia succedendo: a fronte di 5 milioni di stranieri regolari in Italia, l’80% della popolazione italiana tende a sovrastimare la cifra, con il 44% che crede siano il 15% ed il 36% che pensa ci sia un terzo di popolazione di origine straniera ed anche la situazione professionale degli immigrati tende ad essere fortemente stereotipata. Poco importano i dati ufficiali emessi dal Viminale, che hanno riconosciuto una diminuzione dell’80% nel 2018 nel periodo gennaio-maggio e del 70% in meno rispetto a tutto il 2016 grazie all’operato dell’ex ministro Minniti o se gli immigrati irregolari in 10 anni siano diminuiti da oltre 700mila a poco più di 500mila (dati forniti da Il Sole 24 Ore), perché la “propaganda” prosegue e distoglie l’attenzione da problemi strutturali che condizionano realmente il nostro vissuto comune (mafia, corruzione, evasione, distanza dal welfare etc.)», attaccano ancora i socialisti della Campania e della Puglia che non risparmiano accuse al leader della Lega:    «E’ ora di dire basta a questa becera strumentalizzazione fatta sulla pelle dei Sacko Soumalya, ossia la stragrande maggioranza di quelli che popolano le navi: nigeriani, eritrei, somali che scappano da regimi degli Afewerki di turno o dalle organizzazioni tipo Boko Haram, donne schiave per il sesso, bambini-soldato e uomini senza diritti civili né libertà». «Qual è la pacchia di cui parla Salvini, tutelato da Conte, Di Maio e Toninelli? – si chiedono i socialisti – Quella dei migranti costretti a lavorare, nella più fortunata delle ipotesi, nei campi di pomodori ed arance per 2 euro/ora senza alcun tipo di diritto rendendosi protagonisti di questa Virginia 2.0? No, grazie. Non è questa l’Italia del cambiamento che noi giovani socialisti desideriamo proporre e produrre, e ci batteremo giorno dopo giorno per far sì che ad ogni Salvini corrispondano 1, 2 o 10 Sanchez». Da qui, poi, accuse rivolto ai coordinatori locali del partito: «Se ne ricordassero i coordinatori territoriali della Lega, impegnati a trasmettere odio su ogni canale a disposizione, ed i loro pari del Movimento 5 Stelle, avvolti nel lenzuolo del silenzio ad assecondare la vera natura del loro stesso Movimento e dei loro amici del cuore».