È necessario dotare il Palazzo Civico delle Arti Museo Archeologico Antiquarium di un sistema di vigilanza in quanto nello stesso Palazzo vi è stato il furto di cimeli presenti nei locali adibiti a “Museo Antiquarium”. Sono queste le testuali parole, senza alcuna manomissione né correzione, con cui si apre una determina del comune di Agropoli a firma del responsabile dell’area 05 dedicata ad Ambiente e Patrimonio Agostino Sica. A questa premessa, si aggiunge che il 10 luglio scorso, è stato prodotto un preventivo dall’istituto di vigilanza “La Torre Srl” per “la fornitura e installazione di apparecchiature per la vigilanza al Palazzo Civico delle Arti Museo Archeologico Antiquarium e dell’importo di 120 euro, quale canone mensile per il servizio di telesorveglianza e pronto intervento”.
Nella determina dell’ingegner Sica, che si rifà alla delibera di giunta numero 401 del 2 agosto scorso e relativa all’atto di indirizzo per la messa in sicurezza del museo. L’ingegnere Agostino Sica, dunque, determina di affidare all’istituto, oltre alla fornitura e all’installazione di apparecchiature, il servizio di telesorveglianza e pronto intervento, il servizio di telegestione ed il servizio di televigilanza e pronto intervento. Il periodo va dal 5 settembre ultimo scorso al 5 settembre del prossimo anno per una cifra complessiva che si attesta poco sotto i 11mila e cioè 10.981,10. Con un rapido calcolo, la spesa è di circa mille euro al mese. Non è chiara, però, la durata di questo servizio nell’arco della giornata. Non è spiegato, infatti, se sarà 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, ma di certo c’è che tra un anno scadrà. Nel frattempo, dunque, ci si attiverà per rinnovare l’incarico nel 2024 o l’istituto dovrà smontare quanto installato?
Misteri della fede a cui si spera si dia una risposta in tempi rapidi. Quello dell’antiquarium di Agropoli continua ad essere un mistero: il sindaco Roberto Antonio Mutalipassi durante l’ultimo consiglio comunale di agosto è stato molto evasivo nella risposta all’interrogazione proposta dal consigliere di minoranza, e rappresentante del gruppo “Liberi e Forti”, Raffaele Pesce. Il primo cittadino ha anche canzonato la presenza in città del deputato salernitano Pino Bicchielli, giunto ad Agropoli dopo aver letto numerosi articoli sulla situazione. L’onorevole di Noi Moderati ha anche presentato un’interrogazione parlamentare ai ministri degli interni, della cultura e del turismo e si attende a breve una risposta. Al netto di ciò, è chiaro come presso il Palazzo Civico delle Arti non fosse presente il benché minino sistema di sicurezza altrimenti non sarebbe stato necessario spendere 11mila euro per un anno. Giusto dire che Mutalipassi e i suoi hanno ereditato la situazione nel giugno del 2022, ma da allora ad oggi nulla è stato fatto per garantire la sicurezza ai reperti e solo in questi giorni arrivano le videocamere o in generale un sistema di videosorveglianza. Neanche questo è dato sapere, ma sta di fatto che non si è intervenuto nonostante ci siano stati tanti progetti sul turismo come quello che porta la firma del prode assessore al ramo Roberto Apicella, famoso in città per la capacità nell’organizzare perfette feste di compleanno.