di Erika Noschese
Terzo settore, welfare, diritti: sono questi i temi principali che Anna Petrone, candidata al collegio uninominale al Senato per il Pd, vorrebbe portare in Parlamento. Ieri mattina la firma della candidatura con il vice presidente dem alla Camera dei Deputati, Piero De Luca. “A Napoli, insieme a Francesco Boccia, con Anna Petrone, che ha firmato l’accettazione di candidatura per le elezioni politiche – ha dichiarato De Luca, oggi ricandidato a Salerno per provare a riconquistare uno scranno alla Camera dei Deputati – L’attenzione al territorio, le battaglie per i diritti e l’inclusione, il sostegno delle famiglie, sono temi centrali dell’agenda del Partito Democratico. Con Anna ci batteremo per questi ed altri obiettivi fondamentali per assicurare un futuro migliore al nostro Paese!”. “Ho voluto fissare le mie priorità insieme al Commissario regionale Pd Francesco Boccia ed al capolista Piero De Luca la mia firma è legata ad un impegno preso su inclusione diritti e salario minimo. Questo garantisce Dignità alle persone”, ha dichiarato la Petrone subito dopo la firma della candidatura. Soddisfatto per la candidatura anche Francesco Boccia, commissario del Pd Campania, ieri a Napoli insieme ad Anna Petrone, candidata al Senato nel collegio uninominale di Salerno, e a Piero De Luca capolista nel collegio plurinominale Salerno-Avellino nella lista Italia democratica e progressista: “Anna Petrone è un esempio per tutti. Si batte da sempre per la società dei diritti universali. Una militante appassionata che combatte sempre in prima linea; ci batteremo insieme in Campania e in Italia per un’inclusione sociale moderna ed europea e per una rete forte e capillare di servizi pubblici. Grazie Anna per essere con il Partito Democratico in prima linea sui diritti”, ha detto Boccia. Anna Petrone, candidata al collegio uninominale al Senato. Si apre una nuova pagina ma soprattutto parte una nuova esperienza elettorale per te… “Sì, assolutamente. Non sono nuova alle campagne elettorale, il mio è un impegno che continua accanto agli elettori e se dovesse andare in porto la vittoria allora si aprirà una nuova esperienza politica per me”. Polemica all’interno del centrosinistra, tanti sono gli addii di queste ore. Lei è sempre stata fedele al partito… “Io credo che la propria forza vada dimostrata all’interno del partito perché urlare dal di fuori è molto semplice, quando si fa parte di una squadra e si è dentro a logiche di partito ci sono equilibri, soprattutto di forza, che vanno rispettate. Le minoranze devono essere riconosciute sempre e comunque; anche io non sono sempre stata fedelissima, ho partecipato, ho dato il mio contributo sempre ma quando avevo qualcosa da dire lo facevo, nel rispetto dei ruoli e delle forze elettorali. Se ci sono problemi legati alle candidature, evidentemente a livello nazionale si potrà gestire e dare peso alle diverse personalità”. Cosa ne pensa della scelta di Andria di consegnare la tessera di partito, di Conte di rinunciare alla candidatura o della Chechile di dire addio al partito? “Ci tengo a sottolineare che per me sono amici, mi dispiace per questa scelta, io con loro ho condiviso un percorso ma credo che loro abbiano lasciato il partito perché, a mio avviso, stanno avviando un nuovo percorso politico”. Quali sono secondo lei i temi da rimettere al centro dell’agenda politica? “Prima di firmare la candidatura mi sono ritagliata uno spazio con Piero De Luca e il commissario Boccia per chiedere un impegno sui temi dell’inclusione sociale, dei diritti e della sanità pubblica; bisogna tornare ad un sistema di welfare che sia legato alle persone. Il governo Draghi aveva avviato un percorso con i fondi del Pnrr e mi auguro vadano a consolidarsi tutti quei progetti avviati perché era un’opportunità per i territori”. Si teme l’avanzata della destra. Cosa ne pensa? “Noi vivendo ed essendo radicati sul nostro territorio abbiamo una percezione diversa, teniamo testa al centrodestra ma io sono reduce da qualche giorno di ferie in luoghi dove la presenza della destra è molto forte, soprattutto per Fratelli d’Italia e la Lega. A livello locale dobbiamo continuare a lavorare ma a livello nazionale è necessario mantenere alta l’attenzione e tenere testa al populismo che avanza”. È la prima volta che si torna al voto con la riduzione del numero dei parlamentari. Si rischia di lasciare aree interne senza rappresentanza territoriale e si fa i conti con una legge elettorale tutt’altro che favorevole per i partiti… “Sicuramente, lo vedo con la mia candidatura: collegi nei quali sono radicata come Minori, Angri, Scafati oggi passano al collegio di Torre del Greco e questo crea anche disorientamento negli elettori che, pur appartenendo ad una diversa provincia, si ritrovano riferimenti politici di un’altra zona. Questo non va bene, si perde il rapporto diretto tra elettore e candidato”. A proposito di ciò, Speranza capolista a Napoli. Il governatore De Luca negli anni ci ha abituato ad una serie di attacchi, come si spiega questa scelta oggi? “Io credo che si faccia politica ad alti livelli, come nel caso di De Luca che resta un riferimento di leadership notevole; lui ha messo da parte il rancore personale a favore delle candidature per raggiungere un obiettivo e questo è tipico di un vero leader”. Appello al voto: perché sostenere la coalizione e perché provare a portare lei in Parlamento… “Invito gli elettori a sostenere il Pd perché, nonostante le lacune e i momenti difficili, resta il partito più legato ai territori e alle persone, non a chiacchiere ma per un approccio culturale che parte dai diritti, il welfare”.