“Poco fa, nella Casa circondariale di Salerno, un detenuto con problemi di tossicodipendenza si è scagliato, proditoriamente e improvvisamente, contro un Agente di Polizia Penitenziaria che lo stava accompagnando in infermeria”, spiega Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE: “L’Agente aggredito fa parte del contingente del Gruppo Operativo Mobile (GOM) che da alcune settimane è di rinforzo alle esigenze del Reparto di Polizia del carcere salernitano. Il detenuto, verso le 13, ha sferrato un pugno al collega e poi lo ha preso a calci, fino all’arrivo degli altri colleghi che hanno fermato il ristretto. Questa assurda violenza contro il personale di Polizia Penitenziaria non è più tollerabile ed accettabile ma conferma ciò che il SAPPE sostiene da tempo, ossia quanto sia importante e urgente prevedere quanto prima un nuovo modello custodiale”. Il leader del SAPPE torna a ricordare che “martedì 22 novembre i delegati ed iscritti del SAPPE, in massa, parteciperanno ad una manifestazione regionale indetta dal primo Sindacato del Corpo che si terrà davanti alla Casa Circondariale “Francesco Uccella” di S.Maria Capua Vetere. Sono infatti troppi ed inaccettabili gli eventi critici contro gli Agenti in servizio, che hanno precise responsabilità ministeriali: a cominciare dall’avvicendamento del Capo DAP Carlo Renoldi. Come infatti ha da tempo denunciato il SAPPE, ormai i detenuti la fanno da padrone, grazie ad una indiscriminata apertura delle celle e l’assenza di strumenti a tutela della stessa incolumità fisica del personale”.
“Questo è lo scenario quotidiano inaccettabile in cui opera il Corpo di Polizia Penitenziaria, ma la cosa sembra non fare notizia al contrario di altre. Altro che sicurezza!”, conclude Capece, che rinnova ancora una volta l’auspicio di potere incontrare presto il nuovo Ministro della Giustizia, Carlo Nordio.