Pure Monsignor Moretti aveva presentato osservazioni alla parziale variante al Puc, preoccupato del futuro (urbanistico) della colonia San Giuseppe. Osservazione respinta, all’epoca, dalla giunta comunale e, non accolta, dunque, nell’atto consiliare che poi ha dato il via libera definitivo alla variante al Piano urbanistico comunale. Si tratta, in sostanza, della delibera numero 2 del 2013, approvata dal Consiglio comunale non senza polemiche e perplessità da parte dell’opposizione, dei comitati, delle associazioni ambientaliste e naturalmente dagli interessati. Ancora più dettagliatamente, si tratta dell’atto che praticamente prevede la realizzazione di nuovi fabbricati nel pieno centro di Salerno a cui ha fatto seguito il nuovo piano di alienazioni che prevede la vendita di Piazza Mazzini (seppur esclusa dal recente bando di vendita) e delle aree di via Vinciprova, della zona adiacente al Grand Hotel e di quella in prossimità del campo sportivo Volpe. Ma naturalmente, il nuovo strumento urbanistico non tralascia il comparto di Santa Teresa (Piazza della Libertà e Crescent) nonché il nuovo porticciolo di Pastena, oltre naturalmente a confermare i vincoli già reiterati con un precedente atto consiliare. E la Curia salernitana di Mons. Moretti, arriva seconda. Anzi terza. Tra coloro che hanno impugnato già la variante al Puc, ci sono anche i titolari della Rainone Real Estate (i costruttori del Crescent), proprietari dell’edificio delle Poste Centrali, in via di trasloco. Il vincolo urbanistico, nel caso specifico, non permetterebbe altro uso diverso del prestigioso palazzone di Corso Garibaldi, dall’utilizzo pubblico. Mentre, sarebbe intenzione della Rainone Real Estate, di trasformarlo in un hotel di lusso. Ma non solo. La stessa variante, seppur riferita alla vendita di Piazza Mazzini, è stata impugnata anche da circa una sessantina di residenti della centralissima zona salernitana che, naturalmente, non vorrebbero la costruzione di un palazzo nell’area che oggi ospita un parcheggio. Ora c’è anche la Curia Arcivescovile di Salerno che contesta il nuovo strumento urbanistico adottato dal Comune di Salerno, che, attraverso l’avvocato Lorenzo Lentini, ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo, trascinando in aula anche l’amministrazione provinciale di Salerno, che sostanzialmente ha dato il via libera alla variante. Insomma Monsignor Moretti potrebbe far innervosire nuovamente il sindaco Vincenzo De Luca, dopo lo scontro consumatosi a San Matteo, con la rinuncia – per la prima volta – del primo cittadino a partecipare alla processione del 21 settembre. Ma questa volta sarà un giudice terzo a risolvere la questione.
13 aprile 2013