di Erika Noschese
Tutto pronto per il congresso provinciale di Fratelli d’Italia che si terrà oggi al Lloyd’s Baia Hotel. A presiedere la seduta Arianna Meloni, sorella del presidente del Consiglio e responsabile nazionale del tesseramento. A fare gli onori di casa l’attuale vicecommissari regionale del partito – e candidato unico alla carica di coordinatore provinciale – Giuseppe Fabbricatore e l’attuale commissario Alberico Gambino. Il partito si è dimostrato unito e compatto: unanime il consenso per Fabbricatore. “Un confronto politico valido e importante – ha dichiarato di recente Fabbricatore – che ha ribadito a chiare lettere la volontà di continuare sulla strada intrapresa sposando la linea che da 30 anni porta avanti l’onorevole Edmondo Cirielli”.
Intanto, è proprio il senatore e commissario regionale per la Campania Antonio Iannone a chiarire la decisione del partito di presentare, con largo anticipo e senza accordo con gli alleati i candidati sindaci nei grandi comuni al voto. « Io direi che Fratelli d’Italia è l’unica pronta con i candidati anzi sprona anche gli altri alla sintesi», ha detto Iannone.
Onorevole Iannone, sabato (oggi per chi legge, ndr) il congresso provinciale di Fratelli D’Italia. Che aria si respira oggi?
«Si respira una grande unità della classe dirigente. L’unica candidatura, quella di Giuseppe Fabbricatore e’ stata sottoscritta dal Vice Ministro, dai parlamentari, dal consigliere regionale, dal Commissario Provinciale uscente, dai consiglieri provinciali, dai sindaci, dai consiglieri comunali e migliaia di iscritti. Più condivisa di così non è possibile ma gli iscritti voteranno comunque ed eleggeranno anche una parte dell’esecutivo provinciale. Sarà la festa della democrazia interna. Colgo l’occasione per ringraziare anche pubblicamente Arianna Meloni, responsabile nazionale del tesseramento che sarà con noi a presiedere il congresso».
Provinciali del 20 dicembre 2020, ultime si spera, con la riforma Delrio. Possiamo parlare di una tornata elettorale quasi inutile…
«Una farsa che Alfieri ha reso una pagliacciata convocando le elezioni di mercoledì sotto Natale. Diciamo che la Legge Delrio è psichiatria legislativa ma Alfieri con questa convocazione è stato proprio da manicomio criminale. La verità è che hanno paura per la loro seggiola con il voto diretto dei cittadini».
Amministrative 2024, nei grandi comuni al voto sembra che Fratelli dItalia abbia deciso di spaccare la coalizione, presentando già i candidati sindaci. C’è la possibilità di una coalizione unita?
«Mi sembra una lettura sbagliata. Io direi che Fratelli d’Italia è l’unica pronta con i candidati anzi sprona anche gli altri alla sintesi. Niente liste Last minute o a franchising, bisogna fare presto per proporre progetti politici alternativi al deluchismo e non spartizioni attribuendo la scelta di un candidato a vuote sigle».
Europee 2024, Gambino è già in campagna elettorale. Quale risultato auspicate?
«Noi siamo convinti che Fratelli d’Italia possa raggiungere percentuali superiori ancora a quelle delle politiche. In questo quadro puntiamo all’elezione».
Sulla sanità anche i dati Agenas bocciano De Luca…
«Coscioni boccia De Luca e De Luca boccia Coscioni. Il nominato boccia il suo nominante e il nominante ripudia il suo nominato. Non c’è bisogno più di conferme: la sanità di De Luca non regge più alla prova della realtà, e’ uno sfascio che pagano i cittadini».
Restando in tema di sanità, cosa ne pensa di quanto sta accadendo al Ruggi?
«L’ho denunciato prima di tutti facendo venire anche gli Ispettori del Ministero. Lasciamo lavorare il Ministero per fare piena luce sui casi di malasanità che sono tutti colpa delle scelte politiche di De Luca. Primari elettorali e clientele hanno portato il Ruggi a questa distruzione».
Diversi i risultati ottenuti fino ad ora dal governo Meloni…
«Un Governo politico scelto dagli elettori, con il primo Premier donna e di Destra. Già questa è stata una rivoluzione ma il cambiamento è già molto visibile ai cittadini. L’assistenzialismo e la politica antinazionale di 5 stelle e PD sono solo il triste ricordo dei predecessori del Governo Meloni. Anche grazie a questo congresso mettiamo le basi per portare il buongoverno di Giorgia Meloni anche sui territori. Anche De Luca finirà in soffitta».