di Andrea Pellegrino
AMALFI. Per tutti era «Barbone». Una vita trascorsa nelle istituzioni, al fianco della sua gente e caratterizzata da un impegno ed una passione civile fortissime. Amalfi perde Andrea Amendola, amministratore di lungo corso ed appassionato politico. A 72 anni il suo cuore, dopo un estenuante calvario ha cessato di battere e la scorsa sera l’annuncio sui social ha rattristato l’intera comunità amalfitana. Figlio d’arte – suo papà Plinio è stato alla guida del presidente dell’azienda di soggiorno, ideando il famoso by night -, dal 1972 al 2014 è stato assessore e consigliere comunale di Amalfi. Socialdemocratico d’origine, è stato assessore ai lavori pubblici nella giunta presieduta da Tommaso Biamonte. Poi l’adesione ai socialisti, diventando referente dell’intera costiera Amalfitana e portando il garofano rosso ad essere il partito di maggioranza relativa ad Amalfi. «Andrea – ricorda il suo amico Andrea Cretella, compagno di tante battaglie politiche – amava molto la sua città. E’ stato anche timoniere della Repubblica amalfitana. Era una persona molto timida e riservata ma dallo stesso tempo era un uomo di una cultura e di una intelligenza straordinaria. Molto disponibile per le persone deboli. Ha trascorso tutta la sua vita ad amministrare Amalfi. La sua casa era il comune di Amalfi. Fin dalle prime ore della mattina era nel suo ufficio del Comune a lavorare. Aveva cura del paese, e curava ogni minimo particolare. Faceva anche l’impiegato, l’operaio comunale, con stivali ai piedi e pompa alla mano a pulire i vicoli della cittadina. Amalfi perde un grande riferimento». Aveva ideato anche un foglio informativo “La voce di Barbone” che a sue spese stampava e diffondeva sul territorio. Oggi alle 17,00 sarà allestita la camera ardente al Comune di Amalfi. I funerali si terranno sabato alle 11,30 nella Cattedrale di Amalfi. Anche il sindaco Daniele Milano ha espresso il suo cordoglio: «Resterà più che mai saldo il suo ricordo ed integro l’affetto. Il cordoglio più sentito ai familiari e parenti tutti».