di Monica De Santis
Marcella Reni è un notaio di Palmi, per otto anni direttore nazionale del Rinnovamento nello Spirito, ed oggi è tra le altre cose presidente dell’associazione “Prison Fellowship Italia Onlus”, con sede in Roma, che si occupa di detenuti, ex detenuti e delle loro famiglie, associata all’organizzazione Internazionale “Prison Fellowship International”, presente in 135 paesi nei 5 continenti. Ed è proprio con la sua associazione che oggi, a Salerno, a partire dalle ore 8,30 e fino alle 13 e poi dalle 14 alle 18, presso l’ex Colonia San Giuseppe terrà la prima delle due giornate del corso di formazione di volontari che entreranno nelle carceri di tutt’Italia. “In tutto stiamo formando 80 volontari. I primi 40 li abbiamo formati a Milano, ora gli altri 40 li formeremo a Salerno in questa due giorni. Un numero limitato perchè questa formazione viene fatta da un team internazionale che viene dalla Germania e dall’Inghilterra e questo progetto è stato ideato da un ex detenuto per cambiare la vita dei detenuti”. Marcella Reni spiega ancora che per la giornata di oggi del corso di formazione sarà presente anche l’ispettore generale dei cappellani, proprio perchè oltre al Ministero della Giustizia anche l’ispettorato generale della cappellania crede molto in questo progetto. “Le persone che andremo a formare come volontari alla fine avranno la possibilità di entrare nelle carceri della propria città o regione, con lo scopo di promuovere questo progetto di evangelizzazione che ha l’obiettivo di cambiare la testa e la vita dei detenuti che vi parteciperanno. Tra l’altro questo è un progetto che è già partito in molte altre nazioni e che sta funzionando in maniera meravigliosa”. Un progetto dunque, che punta a dare un sostegno spirituale ed evangelico ai detenuti e che è stato fortemente voluto anche in virtù della situazione drammatica che si sta vivendo nelle carceri… “Ad oggi abbiamo già 58 suicidi, un segnale non di certo positivo. E proprio per questi alti numeri che anche il Ministero ci ha chiesto aiuto per portare sostegno nelle carceri”. Concluso il corso di formazione i volontari potrebbero già dal mese di ottobre iniziare la loro opera di volontariato in carcere. “La nostra associazione ha già il patrocinio del Ministero per questa e per le altre attività che svolgiam, perchè negli anni ci siamo distinte in queste attività di formazione soprattutto di volontariato. In più l’ispettore generale dei cappellani, sarà con noi qui a Salerno e sarà lui a comunicare al termine del corso a tutti i cappellani d’Italia che questo progetto è da realizzare. Quindi diciamo che l’autorizzazione è a livello nazionale, poi nei singoli luoghi ci relazzioneremo con le autorità locali, per stabilire i giorni e gli orari in cui i volontari potranno entrare in carcere”. I volontari che saranno formati non hanno particolari requisiti, se non quello di essere persone prudenti ed equilibrate… “Noi li conosciamo tutti, perchè li abbiamo selezionati in tutt’Italia attraverso accurati colloqui, oltre il fatto che alcuni di loro partecipano già anche ad altri nostri progetti”. Dei 40 partecipanti al corso di formazione una decina sono salernitani e si formeranno per poter poi accedere nelle carceri della regione.