L’emergenza sicurezza che sta caratterizzando la città di Salerno spacca la politica. Ad affrontare la questione la consigliera Barbara Figliolia, presidente della commissione Politiche Sociali che sottoporrà all’attenzione del sindaco la stipula di un Protocollo da sottoscrivere con Prefettura e Questura, detto di “Buon vicinato”: «La gente chiede sicurezza! Soprattutto nelle città, dove più forte si avverte il senso di insicurezza e preoccupazione anche per la propria incolumità. Nella qualità di Presidente della Commissione Politiche Sociali, sono stata sollecitata da numerosi cittadini e da alcune Associazioni perché recepissi e discutessi alcune loro proposte tendenti a meglio salvaguardare, con il loro stesso fattivo contributo, la convivenza civile. Le ho ritenute degne di particolare attenzione!», ha dichiarato la consigliera Figliolia in merito al protocollo di buon vicinato. «I rappresentanti di quelle stesse forze politiche che criticano aspramente il Sindaco per l’inerzia, sono gli stessi che si oppongono all’assunzione di misure atte perlomeno a tentare di migliorare la sicurezza nelle città. Per cui a tal proposito mi preme chiarire che il Protocollo di “Buon Vicinato” non nasce come strumento repressivo o alternativo alle misure di sicurezza urbana, o a sostituire l’impegno delle forze dell’ordine, ma come complemento essenziale a queste. La sicurezza, infatti, non si costruisce soltanto attraverso l’intervento di chi è preposto alla tutela dei cittadini, ma anche – e soprattutto – tramite la promozione di una rete sociale coesa, attenta e collaborativa. Il Protocollo si fonda sull’idea che la cura dei legami tra vicini, la responsabilizzazione reciproca e la condivisione delle informazioni siano elementi chiave per prevenire situazioni di degrado, isolamento e disagio – ha detto la presidente della commissione Politiche Sociali – È inoltre un importante strumento di cittadinanza attiva. Infatti i riscontri raccolti dove già si adotta questo strumento evidenziano una diminuzione del conflitto tra vicini, un aumento delle segnalazioni di situazioni critiche e un rafforzamento del senso di appartenenza alla comunità. Per quanto mi riguarda, ritengo quindi che il Protocollo non solo sia utile, ma necessario in un’ottica moderna di prevenzione sociale. Penso che valga davvero la pena di continuare a lavorare per migliorarlo, affiancandolo ad altre azioni istituzionali volte a garantire maggiore sicurezza. Pertanto, chiederò al Sindaco di portare all’odg del Consiglio la proposta, già ampiamente approfondita in Commissione, per la sua approvazione nell’interesse dei nostri concittadini». Ad intervenire la Vicepresidente del Consiglio comunale di Salerno e consigliera del M5S Claudia Pecoraro che chiede di affrontare il tema della sicurezza con «serietà e onestà di intenti, senza partigianerie né propaganda che si alimenta del sentire “intestino” e delle paure legittime della cittadinanza. La mia posizione è sempre stata chiara: Il controllo di vicinato può essere uno strumento utile, ma solo in una città dove i servizi minimi di sicurezza sono garantiti dalle Istituzioni. Oggi, purtroppo, non è così. Salerno vive una stagione di forte insicurezza urbana e sociale. Da anni chiediamo un intervento serio e strutturato da parte delle Istituzioni, ma le risposte continuano a mancare. In questo contesto, scaricare sulla cittadinanza la responsabilità della vigilanza è pericoloso e rappresenta l’ennesimo passo verso la deresponsabilizzazione delle autorità preposte. L’esasperazione delle persone, se lasciata sola e senza presidio istituzionale, non è una soluzione: è un rischio». Per l’esponente del M5S «servono interventi concreti e immediati, serve ripristinare il controllo del territorio e la fiducia dei cittadini e delle cittadine. Solo allora, strumenti come il controllo di vicinato potranno avere un reale valore e contribuire a un modello virtuoso di sicurezza condivisa». E poi l’attacco alla Figliolia: «Quello che leggo nelle dichiarazioni della Consigliera Figliolia è l’ennesima dimostrazione di come questa maggioranza continui ad agire su logiche di consenso clientelare, fatta di ospitate in commissione e proclami vuoti, lontani dalla realtà e dai bisogni delle persone. Accolgo con favore, finalmente, la presa d’atto da parte di Prefettura e Questura della gravità della situazione. Dopo oltre due anni in cui denuncio pubblicamente l’evidente virata verso l’insicurezza in città, questo è un primo passo. Dispiace che, mentre i vertici istituzionali riconoscono l’allarme, il Sindaco si trinceri ancora dietro a dichiarazioni che minimizzano, affermando che “è solo una questione di educazione” o che “Salerno non è Gaza”. Dichiarazioni inadeguate e fuori luogo. Confido pienamente nel lavoro del Prefetto e del Questore e sono certa che metteranno in campo tutti gli strumenti necessari. La sicurezza è un diritto. Non un privilegio. E va garantita dallo Stato, non delegata ai cittadinə».





