di Salvatore Memoli
Ci sono disastri stradali che si possono evitare. Altri sono il segnale di un degrado istituzionale che avvilisce e allontana i cittadini sempre meno disposti a dare fiducia a chi gestisce i territori. È ancora viva la tragedia di Eboli nella quale hanno perso la vita due meravigliose persone, barbaramente travolte,da un autista di un Tir che evidentemente ha perso il controllo del veicolo, mentre erano incolonnate allo svincolo autostradale. Una tragedia che non cancelleremo dalla memoria per due motivi validi: per le persone che sono morte prematuramente che ci mancheranno sempre e per la pericolositá degli svincoli autostradali, in particolare quello di Eboli, ripetutamente ed inutilmente segnalati alla Città ed alla Società autostradale. Sono in tanti a volere che tragedie come questa non si verifichino mai più, che non si debbano più piangere vittime della strada dovute alla scarsa tempestività degli interventi di manutenzione e modifica strutturale delle strade ed autostrade. Ma il salernitano ha un primato di inadeguatezza dei suoi assi viari: autostrada, tangenziale e raccordo Salerno-Avellino. Un’evidente incongruenza strutturale caratterizza tutti gli svincoli di queste strade, accomunate da problematiche che creano disagi alla viabilità, degli aumentati flussi in entrata ed in uscita, che sono causa di rallentamenti e di immissioni o uscite pericolose in cui la prodezza degli automobilisti deve sovvenire per evitare disastri incombenti dell’intersezione del traffico che insiste sulle stesse. Più volte gli amministratori locali hanno evidenziato queste difficoltà e da ultimo ne ha ribadito, con voce autorevole e forte, la denuncia il sindaco emerito di Baronissi Gianfranco Valiante. Dunque esiste un’oggettiva limitazione dell’idoneità delle strade ed in particolare del Raccordo Salerno- Avellino che si carica ogni giorno di diverse migliaia di veicoli che l’utilizzano per raggiungere i Comuni della Valle drll’Irno con Università in testa, la città di Avellino, gli innesti autostradali per Roma, per Bari e per Reggio Calabria. Si tratta di un coacervo di interessi che s’incrociano su un assetto viario che è diventato sempre più inadeguato e pericoloso in particolare nelle zone destinate agli svincoli. Non si capisce cos’altro si debba aspettare per mettere mano ad un piano di ristrutturazione integrale di tutti gli svincoli, alcuni dei quali come quelli in corrispondenza di Baronissi con notevole incidenza di flusso di veicoli, per il centro cittadino e per le sue sviluppate aree industriali e commerciali. Incisiva e toccante è la nota di Gianfranco Valiante sulla condizione di pericolosità degli svincoli di tutti gli assi viari. “Proprio vero che nel nostro Paese ci ricordiamo, non senza recriminazioni, che causa di tanti sinistri stradali e tante morti sono talvolta le irregolari e pericolose condizioni delle arterie autostradali. Qualcuno ha richiamato tale condizione anche allo svincolo di Eboli dell’autostrada del Mediterraneo dove dieci giorni fa hanno perso la vita mio fratello Mario e sua moglie Wilma. Erano fermi e incolonnati alla uscita e sono stati travolti da un’autocisterna. Da ex Sindaco di Baronissi, e certamente interprete di quella comunità, della intera Valle dell’Irno e non solo, sento la necessità di rimarcare ancora – ora lo faccio da cittadino ma nei miei mandati da Amministratore sono stati un impegno e una battaglia permanente – la straordinaria pericolosità degli svincoli del raccordo autostradale Salerno – Avellino (cito Baronissi nord e Baronissi sud, Salerno Fratte ma vale anche per alcuni altri di quel tratto autostradale) che soltanto per miracolo non hanno fatto registrare tragedie potenzialmente sempre dietro l’angolo”. Abbiamo bisogno di un intervento tempestivo per la messa in sicurezza del raccordo – tratto Salerno Mercato San Severino – pronto (vi hanno lavorato a fondo negli scorsi anni dopo finanziamenti ammessi , revocati e poi finalmente accordati). L’Anas che dovrà procedere lo faccia nei tempi più rapidi possibili. È del tutto condivisibile e da sostenere il grido di allarme di Valiante: “La vita umana e’ troppo preziosa, non ricordiamocene, come puntualmente accade, quando e’ troppo tardi”. Come non dargli ragione!