di Andrea Pellegrino
Un sopralluogo dei tecnici comunali guidati dal sindaco Vincenzo Napoli e la volontà di costituire un tavolo di esperti per affrontare il problema. Qualcosa si muove da Palazzo di Città sull’emergenza allagamenti che coinvolge commercianti e residenti del centro cittadino, ed in particolare dall’area (vasta) che va da via Velia fino a Piazza Sant’Agostino.
Ieri mattina il sopralluogo del primo cittadino, dopo giorni e giorni di disagio e richieste di verifiche. «Il problema – dice Enzo Napoli – sembra essere di più di vaste dimensioni, ovvero non ascrivibile a perdite dei sottoservizi comunali, ma ad una falda ridivenuta attiva. A tale riguardo il Comune promuoverà un tavolo di esperti di alto valore per la diagnosi del fenomeno e per le conseguenti azioni da intraprendere».
Ma la situazione sarebbe monitorata costantemente anche dal geologo del Comune di Salerno Ida Parisi che annuncia: «Si valuterà la verifica del tratto tombato del torrente Rafastia che scorre al di sotto di via Velia, al fine di escludere eventuali interferenze». Nella sua relazione, scrive ancora: «Previo studio dell’area, la problematica potrebbe ascriversi ad un innalzamento della falda idrica locale, dato che trattasi di acque bianche prive di odori. Si rileva – prosegue – da dati geologici, di cui alla banca dati in possesso del Comune di Salerno, che l’area è stratigraficamente caratterizzata da terreni detritici alluvionali di tipo limo – sabbiosi interessati da falde a carattere stagionale, alimentate o da eventi meteorici avversi (da escludersi dato che l’ultimo evento importante è datato ottobre 2015) o da eventuali situazioni di drenaggio idrico sotterraneo. Il Comune di Salerno si è immediatamente attivato con verifiche di propri tecnici sul posto, invitando i cittadini locali a segnalare tutti i punti di criticità, riferendosi a fabbricati che presentano le stesse problematiche». Ancora spiega: «Si procederà alla ricostruzione dell’assetto idrogeologico del sottosuolo e simulazione di tutti i possibili scenari di riferimento per la soluzione della problematica in atto». Infine, annunciano: «Si procederà in ogni caso a convocare un tavolo istituzionale con gli organi competenti Regione – Genio Civile, Provincia e Comune per affrontare e risolvere la problematica».
L’ultima denuncia sarebbe partita da un ingegnere, residente del centro storico di Salerno ed inoltrata al Genio Civile. Da qui le comunicazioni poi giunte alla Protezione Civile e al settore ambiente del Comune di Salerno. Ma la competenza dovrebbe essere della Provincia di Salerno. Tant’è che nella sua relazione Ida Parisi scrive: «Si evidenzia, fermo restando l’impegno del comune a procedere nell’immediato per la messa in atto di una fase di studio per la definizione del quadro conoscitivo dell’area, che ai sensi dell’articolo 25 della L.R. 29/05/1980 n. 54, sono sub – delegate alle province tutte le funzioni amministrative in materia di acque ed acquedotti».