Secondo le voci raccolte nei piani alti della Procura c’è una motivazione seria alla richiesta di trasferimento di Franco Alfieri dal carcere di Fuorni a Poggioreale. Notizia non smentita perchè o protagonisti sanno bene che la vicenda può esplodere da un momento all’altro. Lo sa bene che l’avvocato De Caro, che assiste Alfieri con il collega D’Alessandro che si limita a dire che non è vero. Magari l’abbiamo anticipata di qualche giorno. Una videochiamata, ecco il vero motivo per cui Alfieri rischia il trasferimento. Una videochiamata per parlare con il suo vice Guzzo (come leggete in un’altra pagina del giornale sentito ieri in Procura e non solo per l’appalto di Novi Velia, inchiesta partita dopo la denuncia del senatore Iannone). Una videochiamata che sarebbe stata fatta con il cellulare di una guardia carceraria e il cui contenuto è facilmente immaginabile. Certo non per sapere come stava il suo vice. Questo sarà poi compito della Procura appurarlo. Così come si dovrà appurare la posizione della guardia carceraria. Voci lo indicano con tanto di nome e cognome, politicamente impegnato con il Pd. Il secondino, attravero alcuni amici, pur confermando la notizia raccolta tra i colleghi, all’indomani della pubblicazione di Le Cronache della notizia del giallo sul trasferimento di Alfieri, smentisce di essere il responsabile e di essere pronto ad aessere ascoltato in Procura. Precisando che lui da martedì era in ferie e che all’interno del carcere ci sono tanti di Pontecagnano. Vediamo gli sviluppi.
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