«Per Aievoli ho fatto il diavolo a quattro. Rispetto la sua decisione, ma non la condivido. Sono molto dispiaciuto». Mariano Falcone, candidato per uno scranno alla Camera dei Deputati all’interno del collegio proporzionale della provincia di Salerno.
Falcone, il 3% è un risultato raggiungibile?
«Il 3% è un risultato raggiungibile, alla nostra portata. Se lavoriamo bene ce la faremo. Giorno dopo giorno noto sempre più simpatia da parte degli elettori verso la nostra compagine».
Qual è la problematica che maggiormente le viene esposta?
«La sicurezza, la mancanza di lavoro, una minore tassazione, il nostro programma circa la flat tax al 15% infatti è esclusivamente a vantaggio di imprenditori e lavoratori, attraverso nuove assunzioni e riammodernamento degli impianti di produzione».
Perchè votare la Lega?
«Siamo l’unico partito del centro destra dal programma elettorale chiaro, che difende l’identità nazionale dal Nord al Sud. E’ l’unico voto utile che può essere espresso»
Qual è la differenza tra la Lega, CasaPound e Forza Nuova?
«Forza Nuova e Casa Pound rispetto a noi non hanno forza, attraverso le loro attività, penetrante nel tessuto sociale. Noi non siamo etichettati ideologicamente, abbiamo esclusivamente a cuore le sorti dell’Italia, avverso decisioni europee massacranti per il nostro Paese».
Crede che i fatti di Macerata possano causare crolli nel consenso orientato verso di voi?
«No, assolutamente. I fatti di Macerata hanno portato solo alla luce il lato feroce dell’immigrazione incontrollata contro noi da sempre ci battiamo. Trovo inaccettabile che non si parli del destino riservato a quella ragazza ma piuttosto di uno psicopatico e lo si strumentalizzi, fortunatamente gli italiani hanno capito il meccanismo»
Gennaro Aievoli e Carla Manzo, cosa ci può dire circa le posizioni prese dai due?
«Sulla candidatura di Carla Manzo non ho nulla da dire, sicuramente ha ritenuto il nostro programma migliore e valido rispetto agli altri. In merito alla posizione di Gennaro Aievoli sono molto dispiaciuto. Ho fatto il diavolo a quattro per farlo candidare. Capisco che ne ha fatto una presa di posizione personale ma adesso bisogna andare avanti nel bene del Paese e della provincia. In un partito bisogna accettare le decisioni con disciplina».
Dopo la presentazione delle liste molti hanno rimesso i propri incarichi di partito, come Trapassi a Caserta a causa di nomi non locali in corsa proprio sui territori campani. Cosa ne pensa?
«Quando si milita con passione, bisogna saper fare un passo indietro. Anche io ne ho fatti. Sono scelte sicuramente prese con coscienza da parte di chi le ha fatte, ma non le commento. Non le condivido, ma le rispetto. Nella vita bisogna anche saper aspettare».