di Arturo Calabrese
Alla fine Roberto Antonio Mutalipassi, il sindaco di Agropoli, ha mescolato le carte in tavola e ha in parte sorpreso. L’ufficialità è arrivata nella tarda mattinata di una uggiosa domenica di metà gennaio, quando le festività natalizie sono un ricordo recente ma devono essere archiviate e all’orizzonte c’è una stagione molto importante per la politica cilentana e campana.
Il rimpasto di giunta, necessario dopo le dimissioni per motivi di lavoro del vice sindaco Maria Giovanna D’Arienzo, si è concretizzato. Mischiate le carte in tavola: Mutalipassi ha dovuto cedere a quelle che sembrano essere state delle forti pressioni da parte di alcuni gruppi della maggioranza. In giunta entra Elvira Serra, già candidata a sindaco nella scorsa campagna elettorale, mentre il ruolo di vice sindaco andrà a Rosa Lampasona.
Rimodulate anche alcune deleghe con l’assessore Roberto Apicella, quello famoso per l’organizzazione e l’intrattenimento durante le feste di compleanno dei rampolli cilentani, che perde il Commercio. Bocciata, dunque, la sua gestione di uno degli aspetti più importanti della vita economica agropolese. Innegabile, al netto dei grandi marchi sbarcati ad Agropoli, che il commercio cittadino sia in grave crisi e che poco sia stato fatto negli ultimi due anni e mezzo. A lui rimangono turismo ed eventi e si aggiunge il centro storico.
La neo vice, invece, perde quelle alla salute, alle relazioni con l’Asl e al distretto sanitario. Come per Apicella, anche qui, sono i risultati a parlare. Promossa vice, conserva le deleghe all’ambiente, alla qualità della vita. Alla neo assessore Elvira Serra, vanno le politiche giovanili, famiglia, infanzia e diritti degli animali. «Lavorare per la nostra amata città è un onore ed un impegno – dice a caldo – nel quale come sempre metterò tutta me stessa». Per Giuseppe Di Filippo, che era già vice in pectore, non cambia nulla per quanto riguarda le deleghe: mare, porto, demanio patrimonio.
L’assessore era entrato in conclave già papa, ma come spesso accade in tali casi ne è uscito cardinale. Nulla cambia nemmeno per Emidio Cianciola: Pnrr, visione territoriale e sviluppo economico. Il Partito Democratico, che era rappresentato in giunta anche dalla ormai ex D’Arienzo, perde uno scranno. Il partito di Mutalipassi esce con una pedina in meno da questa piccola crisi, ben concretizzando l’andamento negativo del partito in tutta la provincia di Salerno.
Elvira Serra dovrà lasciare il uolo di consigliere. Il posto verrà preso da Ubaldo Serra, giovane esponente della famiglia e della politica agropolese, che nel 2022 è stato il primo dei non eletti nella coalizione che la vedeva a capo. Il giovane si dice già pronto ad iniziare l’esperienza amministrativa. Critico è Raffaele Pesce, consigliere di minoranza e portavoce di “Liberi e Forti”.
«Fantastico questo rimpasto amministrativo nel segno della “coerenza”, della parola data e del rispetto verso gli elettori. Quel rispetto che per la Treccani è stata la parola dell’anno 2024, mentre qui è ancora una chimera. Ma la realtà è sotto gli occhi di tutti i cittadini, e prima o poi chiederà il conto a chi ormai da anni ha perso qualsiasi scrupolo politico – conclude – noi andiamo avanti!».
Fratelli d’Italia Cilento Nord critica aspramente la nomina di Elvira Serra nella giunta agropolese.
«È arrivata l’ufficialità da parte del sindaco Mutalipassi dell’ingresso in giunta di Elvira Serra e della nomina di Rosa Lampasona a vice sindaco. Ad entrambe le professioniste porgiamo i migliori auguri di buon lavoro, ma sono necessarie delle analisi». Così il coordinatore di Fratelli d’Italia Modesto Del Mastro sulle novità nell’amministrazione agropolese.
Del Mastro, già critico nei confronti del nuovo assessore quando ha deciso di passare in maggioranza, torna all’attacco: «Nel 2022 – dice – come partito abbiamo convintamente appoggiato la candidatura di Elvira Serra a sindaco di Agropoli. Abbiamo fatto la nostra parte, partecipando ad una campagna elettorale difficile e condotta contro chi oggi amministra la città».
«Ricordiamo, a tal proposito, un qualcosa di particolare – continua – dai palchi che abbiamo condiviso, l’allora candidata a sindaco ha più volte attaccato la filiera amministrativa con accuse molto forti. Si parlava di “mani in pasta” e non venivano risparmiati anche termini molto pesanti.
Eravamo d’accordo, ovvio, eravamo sullo stesso palco come è giusto che sia. Fratelli d’Italia è stata ad Agropoli con amministratori, parlamentari, donne e uomini di partito che, nessuno escluso, condividevano la strada di Elvira Serra contro un sistema, contro un qualcosa che oggi è diventato “il Sistema”. Oggi – conclude Del mastro – assistiamo all’ennesimo salto, all’ennesimo cambio di casacca da parte di Elvira Serra.
Entra in una squadra che ha sempre criticato, tanto nei colloqui privati quanto nei momenti pubblici durante gli incontri e nelle piazze agropolesi. È tutto scritto, fortunatamente, e i cittadini non dimenticano. È proprio il caso di dire “come si cambia per non morire”».