È distratto il Comune di Agropoli, oppure troppo impegnato a fare altro come ad esempio a lanciare sfide sulla sicurezza. Sono distratti il sindaco Roberto Antonio Mutalipassi, ma anche l’assessore al turismo Roberto Apicella e il delegato alla cultura Francesco Crispino. L’ente comunale ha commissionato infatti un video promozionale che è stato pubblicato sulle pagine social ufficiali in cui si possono ammirare le tante bellezze agropolesi.
Si vedono il mare, il centro storico, la rupe, il castello, il porto, i gabbiani, il museo e il metrò del mare che attracca. Ed è su questi due elementi che si fa l’ennesimo scivolone. Il museo, lo sappiamo, è chiuso da tre anni. Dalla sua collezione sono stati sottratti ben dodici reperti, tra cui un’anfora etrusca, e al momento non è dato sapere quali sia l’entità del furto e quando esso sia avvenuto. Nonostante ciò, nel video di promozione si può ammirare l’esterno del museo e frotte di visitatori che varcano la soglia. Dunque il comune di Agropoli vuole attirare turisti con un video che mostra ciò che non c’è.
Apicella, nella sua qualità di assessore al turismo, propone al turista una pubblicità ingannevole dato che la struttura non è accessibile e chiusa al pubblico. Medesimo discorso vale per le immagini che riguardano il mezzo nautico che attracca al porto. Ad oggi, il servizio del Metrò del Mare non è attivo perché le gare indette dalla Regione Campania sono andate deserte e dunque Palazzo Santa Lucia non ha potuto affidare l’appalto. Insomma, la nave non salpa e i turisti rimangono a piedi senza la possibilità di raggiungere le mete marittime della Costiera o delle isole. Questo aspetto non è imputabile al comune, certo, ma Palazzo di Città sbaglia quando si promuove anche attraverso tali immagini. Il Metrò del Mare non c’è, ma il turista che sceglie Agropoli per le sue vacanze è attratto anche dalla possibilità di avere questo particolare turismo.
La distrazione gioca davvero brutti scherzi e questo è accaduto dalla parti del comune agropolese. Da capire, adesso, cosa sia successo: l’assessore al turismo ha visto il video promozionale prima di farlo pubblicare? Ha dato il suo via libera? E se sì perché ha permesso che venissero pubblicizzati dei servizi assenti? Forse, e si sottolinea forse, non lo avrà visto oppure lo ha fatto e non si accorto degli errori qualora ne fosse stato consapevole. In entrambi i casi è grave che un amministratore, tutta la classe dirigente agropolese ma in particolare chi ha determinate deleghe, possa permettere la pubblicazione di tali immagini.
È un’offesa al cittadino, ma anche un tipo di pubblicità non corrispondente al vero. Si potrebbe quasi pensare ad una truffa e non è detto che non ci sia un turista che vada a chiedere dei risarcimenti perché attirato con una promessa che non viene poi mantenuta. È una piccola cosa, certo, ma ormai le “piccole cose” stanno diventando un’infinità e sono purtroppo sotto gli occhi di tutti, oltre ad essere il consueto oltraggio e la continua offesa dell’intelligenza e della dignità di una popolazione. Tra le poche note veritiere del famoso video promozionale c’è l’assenza dell’ospedale. Almeno su quello si è detta la verità: non c’è!