C’è un altro giallo ad Agropoli. Oltre a quello dei soldi dati ad associazioni riconducibili a già candidate che hanno dichiarato il falso sul proprio curriculum, ed ovviamente ci si riferisce ad Annalisa Siano e alla sua Aps Testene, arriva un altro mistero in città. Focus della questione sono le parole dette dal sindaco Roberto Antonio Mutalipassi ad InfoCilento, nella consueta rassegna stampa, e quanto scritto dal comandante della polizia locale Antonio Rinaldi. Il primo, a precisa domanda della responsabile del tg Raffaella Giaccio, ha risposto che le due videocamere installate sulla Cilentana servono solo a raccogliere dati da inviare alla Prefettura di Salerno e che solo in futuro si deciderà se montare o meno un autovelox.
Discorso molto diverso, invece, rispetto a quanto poi scritto da Rinaldi. Il dirigente ha deliberato la decisione di “noleggio di due videocamere per rilievi dei flussi veicolari – istruttoria autorizzativa all’istallazione di dispositivi per violazioni di comportamento ex art. 142 e 148 del d. leg. 285/92 sp 430”. L’italiano è una lingua perfetta, piena sì di arzigogoli ma precisa: quanto scritto da Rinaldi è chiaro. Stando all’insigne Treccani, l’istruttoria “nel linguaggio giuridico e forense è la fase del processo in cui l’autorità giudiziaria compie tutti gli atti necessarî all’istruzione del processo stesso”. Si è avviata dunque la fase per installare i dispositivi per le violazioni di due articoli. Volendo sintetizzare al massimo, anche per una questione di spazi, l’articolo 142 del codice della strada riguarda i limiti di velocità mentre il 148 i sorpassi. «Chiunque non osserva i limiti minimi di velocità – si legge nel 142 – è soggetto alla sanzione amministrativa». I giri di parole sono necessari per la burocrazia e forse anche per gli amministratori che vogliono addolcire la pillola al popolo, ma l’oggetto della questione è lapalissiano. Le videocamere sono il primo passo verso la futura installazione di un autovelox, checché ne dica il signor sindaco, sempre pronto a mettere le mani avanti.
La decisione di Rinaldi, corollario, fa segnare un altro capitolo al suo lungo curriculum di azioni per il popolo agropolese tra cui, giusto per citare quella con valore maggiormente filantropico, la nomina a suo vice e dunque capitano della polizia di Valentina Nastari, moglie del presidente del consiglio Franco Di Biasi, atto che ha permesso ai due di condividere altro tempo oltre a quello privato. Al netto di ciò, seppur sia giusto ricordare sempre le attività di altruismo, il giallo rimane: perché il sindaco allontana l’ipotesi autovelox mentre il suo comandante firma la determina con la quale si avvia l’istruttoria? In attesa di una risposta, il caso inizia a diventare politico. Interviene, infatti, il coordinatore cittadino di Forza Italia Emilio Malandrino: «È stato installato un propedeutico “apparecchio rilevatore di traffico” che vedrà, a nostro avviso, a seguire, l’installazione della “macchinetta mangiasoldi”. Attiveremo i nostri riferimenti istituzionali affinché pongano l’attenzione, verso gli organismi competenti, sulle procedure». Piccola nota a margine, il noleggio delle due videocamere costerà alle casse del comune 488 euro per soli sette giorni.