di Arturo Calabrese
È cosa nota: Agropoli e Capaccio Paestum, o se preferite Capaccio Paestum e Agropoli, condividono tanto. Dipendente, comandanti di polizia locale, vice comandanti di polizia locali, personale di polizia locale, amministratori presenti e passati, accordi, partecipazioni in enti e tanto altro.
Per rafforzare questo importante rapporto tar due città cilentane, anche i documenti sono gli stessi o, a ben dire, vengono utilizzati gli stessi modelli senza che chi di dovere lavori attentamente per modificarli a dovere.
È accaduto nei giorni scorsi: l’ente oggi guidato dalla facente funzioni Maria Antonietta Di Filippo, che sta sostituendo il primo cittadino sospeso Franco Alfieri perché in carcere dal 3 ottobre ed ora ai domiciliari in attesa del processo che vedrà giudizio immediato, naviga in cattive acque con un forte debito che deve essere ripianato. Due decenni circa di lacrime e sangue vedranno protagonisti i cittadini di Capaccio Paestum e un primo passo viene già fatto con diverse iniziative tra cui aumenti di tasse e di canoni. Tra gli effetti c’è quello che vedrà modifiche sui passi carrabili dei cittadini con tanto di stangate.
Tutto ciò si è concretizzato con un modulo scaricabile dal sito ufficiale del comune. L’intestazione del “modulo di richiesta di autorizzazione per passo carrabile” tra le varie voci si legge un elemento: “che con il suddetto passo carrabile non viene investita, né comunque compromessa alcun’altra proprietà e di sollevare il comune di Agropoli da qualsiasi responsabilità nei confronti di terzi”. Lapsus, errore materiale, volontà oppure è tutto normale? Un cittadino di Capaccio Paestum solleva il vicino comune di Agropoli da responsabilità?
Sulla carta è così, è scritto nero su bianco. L’intestazione è nei confronti della città dei templi ma per altro si parla di Agropoli. Insomma, chi oggi amministra l’ente continua a farlo con superficialitò, continuando a sbagliare e a commettere errori. Piccoli, sicuramente, ma elemento che spiega molte cose.