NOCERA/PAGANI. Consorzio di bonifica al collasso: dipendenti in protesta, da 5 mesi senza stipendio venerdìanno bloccato il traffico e creato momenti di agitazione a Nocera ed anche nella stessa sede della struttura. Da ieri pomeriggio, o meglio dalla fumata nera all’incontro in Regione, è stata decisa l’occupazione della struttura di via Atzori a Nocera ad oltranza. I dipendenti, circa 167, sono in presidio permanente nella sede del Consorzio e attendono risposte o la protesta potrebbe degenerare in un lungo sciopero.
IL FATTO – Non se la passano bene i dipendenti dell’Ente consortile che oramai, da quando è andato via l’ex commissario straordinario Antonio Setaro dicono di sentirsi un po’ abbandonati a se stessi. I dipendenti pubblici infatti erano già da mesi ben consci dei problemi della struttura: i debiti che la Regione ha nei confronti dell’Ente nocerino, i debiti che vantano i comuni, i problemi gestionali e il recupero crediti tuttora in corso. Nessuno sembra più interessarsi a quello che sta accadendo. Il Consorzio con la gestione regionale di Vincenzo De Luca ha cambiato commissario e la new entry è il sarnese Mario Rosario D’Angelo. Il professionista, suo malgrado, non ha avuto ancora il tempo di rendersi conto della situazione ma intanto il tempo passa ed i soldi non arrivano. I dipendenti oramai sono sul lastrico: devono riscuotere ancora metà mensilità del mese di marzo e poi gli stipendi di luglio, agosto, settembre, ottobre e novembre. Insomma, il “pane quotidiano”. Davanti alle forti proteste di ieri e quelle minacciate per i prossimi giorni, ieri pomeriggio c’è stato l’incontro tra commissario e vertici regionali per decidere il da farsi e soprattutto per capire se davvero il nuovo governo regionale vuole salvare oppure no. In bilico c’è il futuro di 170 famiglie, non solo quello di 170 dipendenti.