di Monica De Santis
E’ venuta a mancare all’età di 71 anni il notaio battipagliese Rosa Barra. La stimata professionista battipagliese, andata in pensione circa tre anni fa, che fu anche candidata sindaco nella città della Piana del Sele si è spenta ieri mattina. Da anni Rosa Barra combatteva con diversi problemi di salute che l’avevano costretta all’uso della sedia a rotelle. Ma nonostante tutto non si era mai fermata e ha si è sempre spesa per il bene della città che amava ed i difesa delle persone fragili e portatrici di handicap. Una donna decisa, preparata e battagliera. Insufficienza cardiorespiratoria, la causa della sua dipartita, fanno sapere i familiari. Insufficienza cardiorespiratoria provocata dalle sue precarie condizioni di salute, inutile ogni tentativo di salvarle la vita, alla fine il suo cuore, ha smesso di battere. Rosa Barra come detto fu candidata a sindaco nel 1994, tra le file del centrosinistra. Purtroppo non riuscì ad essere eletta, fu infatti sconfitta da Fernando Zara. Entrò però a far parte del consiglio comunale, dove ha svolto, ricordano in tanti, il suo ruolo di capogruppo dell’opposizione con dedizione, puntualità e attenzione. La notizia della sua dipartita ha destato molto dolore e dispiacere nella città di Battipaglia, dove il notaio era, come abbiamo detto, molto conosciuta e stimatissima. In tanti hanno voluto ricordare la professionista sul suo profilo social con un messaggio di affetto e di cordoglio e vicinanza alla sua famiglia. Tra i tanti messaggi inviati a Rosa Barra, anche quello del sindaco di Bellizzi Mimmo Volpe ed ancora quello del dentista e assessore Egidio Mirra, che fu consigliere comunale proprio con la Barra nel 1994. ed ancora l’amico Carlo scrive “Nella settimana in cui si svolgono le prove del concorso notarile, la mia collega, e amica dei battipagliesi, Rosa Barra , ha lasciato questo mondo. Con tenacia, misura, dedizione, ha ricoperto, in condizioni non facili, un ruolo non facile per le donne della sua generazione. Un vero esempio, per chiunque l’abbia conosciuta. Ciao, Rosetta”.