di Marco De Martino
Come si possono pretendere diecimila abbonamenti se il primo giorno di vendita si è rivelato un completo disastro organizzativo? File interminabili sotto il sole cocente, sito web che va in tilt con conseguente difficoltà nello scaricare il modulo per la sottoscrizione del voucher, un solo botteghino aperto per diversi minuti ed emissione delle tessere lentissima: questi sono soltanto alcuni dei contrattempi più grossi verificatisi durante le prime quattro ore di vendita dei voucher per assistere alle sedici partite casalinghe della Salernitana. Problemi non nuovi, visto che già prima della gara di Coppa Italia di inizio agosto, ovvero la prima uscita ufficiale della Salernitana, c’erano state code interminabili ed enormi disagi ai botteghini dell’Arechi per l’acquisto dei biglietti. A questo punto Lotito, oltre a bacchettare la tifoseria, dovrebbe esaminare la situazione e cambiare in fretta le cose, soprattutto perchè è nel suo interesse farlo, visto che in questo modo rischia seriamente di perdere abbonamenti (uno di questi potrebbe essere rappresentato dalla proroga della campagna oltre il termine prestabilito). Infatti ieri pomeriggio tantissima gente è andata via dopo aver visto la lunghissima coda al botteghino. «Non so se tornerò nei prossimi giorni, è assurdo che Lotito chieda diecimila abbonati e poi l’organizzazione della campagna abbonamenti sia da società dilettantistica», ha esclamato uno dei tifosi granata meno pazienti mentre si allontanava dall’Arechi. I coraggiosi che invece hanno affrontato il caldo e lo stress hanno impiegato anche due ore prima di poter ritirare il voucher. Una situazione davvero insostenibile e paradossale. Cosa succederebbe se, nei prossimi giorni, ascoltando l’appello di Lotito, si presentassero all’Arechi migliaia di tifosi? Al patron la risposta. Nonostante tutto, la tifoseria granata ieri pomeriggio ha dato alla società l’ennesima risposta perentoria. Il dato conclusivo di giornata parla di ben cinquecento voucher sottoscritti nel giro di quattro ore. Un risultato eccezionale e che, considerate tutte le difficoltà occorse, poteva essere anche più alto. Tra l’altro va considerato anche un ulteriore, significativo, aspetto. All’appello mancheranno almeno duemila abbonamenti che gli ultras non sottoscriveranno per la controversa vicenda relativa alla tessera del tifoso ed al voucher elettronico. In ogni caso, se la media di ieri fosse rispettata, si raggiungerebbe quota quattromila. I margini di miglioramento sono però molto ampi, visto e considerato quanto è successo ieri pomeriggio. Con una maggiore organizzazione e, magari, una piccola proroga avvicinare quota seimila voucher venduti potrebbe non essere un’utopia.