di Monica De Santis
“Stiamo lavorando solo per pagare le spese, nessun guadagno, se ci fermano di nuovo si rischia di non rialzarsi”. E’ questo in sintesi il pensiero di Raffaele Novella, titolare della Maggiolino Wedding Store, azienda di Salerno, che noleggia macchine per cerimonie ed organizza tour turistici. Un settore il suo, forse, tra i più colpiti dalla pandemia… “Il settore dei tour turistici è praticamente fermo e non si sa se riusciremo e quando riusciremo a farlo ripartire. Abbiamo dovuto annullare tutti i tour che avevamo programmato e al momento non stiamo pensando a nessuna nuova programmazione, anche perchè la nostra clientela è fatta di stranieri e in questo periodo di stranieri se ne vedono davvero pochi, per non dire nulla”. Che perdite avete avuto in questo 2020? “Abbiamo avuto perdite pari al 90%” Tantissime? “Si, come dicevo prima abbiamo una clientela di stranieri, anche per quanto riguarda i matrimoni. Noi lavoriamo molto in costiera amalfitana e nella costiera sorrentina. In queste zone sono tantissimi gli stranieri che si sposano ogni anno e che noleggiano da noi le macchine. Purtroppo tutte le cerimonie sono state annullate e non sappiamo neanche se verranno recuperate, perchè ovviamente vista la situazione gli stranieri possono anche decidere di sposarsi nei loro paesi e di non venire più in Italia. Per quanto riguarda la clientela salernitana e campana, una parte delle cerimonie che erano state programmate per aprile, maggio e giugno, le abbiamo recuperate in questo periodo tra settembre e ottobre, altre invece sono state rinviate nel 2021” Che rischio si corre con le nuove restrizioni che Conte vorrebbe imporre? “Si corre il rischio di non riuscire a chiudere la stagione. Siamo alle battute finali. Il grosso delle cerimonie è in questo mese. Se ci bloccano è finita. Noi con questo poco di lavoro che stiamo facendo riusciamo a pagare solo le spese. Il fitto del negozio, la luce, l’acqua, la manutenzione delle macchine. Se ci fanno fermare come facciamo ad andare avanti? Nessuno si pone questa domanda”. Ma lei come valuta queste nuove restrizioni che Conte vorrebbe imporre al vostro settore? “Credo che siano totalmente inutili. Ridurre a 30 persone il numero degli invitati ad una cerimonia non vuol dire fermare il virus. Tra i 30 invitati ci potrebbe sempre essere un positivo che infetta gli altri. Quindi che cosa abbiamo risolto?” Lei cosa proporrebbe? “Difficile dire quale sia la soluzione migliore. E ovviamente non spetta a me. Però credo che invece di limitare il numero di partecipanti alle cerimonie, oppure di far chiudere i locali ad un determinato orario, si dovrebbe pensare ad un maggiore controllo del territorio e soprattutto si potrebbero mettere ulteriori regole da seguire all’interno degli spazi al chiuso. Insomma con nuove regole in materia di sicurezza forse si ottiene di più rispetto al limitare il numero degli invitati”. Sinceramente, in questo periodo post lockdown ha mai riscontrato assembramenti eccessivi durante le cerimonie alle quali lei ha partecipato? “Francamente no. Io personalmente indosso sempre la mascherina. E devo dire che in ogni locale dove sono stato tutti i camerieri la portano e anche gli invitati. Certo quando sono seduti a tavola la levano, magari non la indossano durante le fotografie, ma è un attimo, per il resto non mi è capitato di vedere queste feste così esagerate dove nessuno rispettava le regole, al contrario, credo che le persone, la maggioranza delle persone ha capito che solo con il rispetto delle regole e seguendo i consigli della comunità scientifica possiamo continuare a vivere una vita diciamo normale” Come vede il futuro prossimo? “Se Conte applicherà le nuove restrizioni, vedo un futuro molto difficile, ma non solo per il settore del wedding, ma per tanti”.