Non dovrebbero essere aperte secondo quanto sostenuto dalla triade commissariale del comune di Scafati, almeno 5 scuole della città, ovvero la scuola di Mariconda, quella di San Pietro, il plesso Tommaso Anardi, il plesso di via Tenente Iorio e quello in Piazza Falcone e Borsellino. Sarebbero oltre 1500 circa quindi ragazzi che resterebbero senza una sede scolastica e a cui quindi, non verrebbe garantito il diritto allo studio. Secondo i tecnici, infatti sembrerebbe che questi plessi non abbiano il certificato di vulnerabilità sismica convincente e valido, di conseguenza, il comune non prenderebbe in carico la responsabilità circa l’apertura di questi edifici ai bimbi. Una situazione che in realtà va avanti già da diversi anni e per cui nel corso dei mesi precedenti a quello di settembre non è stato previsto alcun tipo di intervento neanche dai commissari, figuriamoci dagli ex amministratori. A quanto pare, a seconda almeno di quello che sarebbe emerso nel corso della riunione tecnica tenutasi ieri, gli uomini della Prefettura non avrebbero lasciato buone speranze circa l’apertura delle scuole in questione è né tanto meno, sarebbe stata considerata la possibilità di aderire alla proroga prevista dalla legge entro il 31 dicembre 2018 circa la fornitura del certificato di vulnerabilità sismica. In base alla legge vigente infatti, è possibile prorogare la scadenza per la presentazione di questo certificato da agosto a dicembre ed inoltre, si potrebbe anche prevedere tra l’altro di confermare l’agibilità della scuola semplicemente sulla base del certificato dell’anno precedente purché non siano stati effettuati interventi di tipo strutturale sull’edificio. L’indirizzo della commissione sembra ben chiaro ed è destinato a far discutere e soprattutto, potrebbe creare disagi di non poco conto agli studenti del territorio soprattutto, a causa dell’intempestività del diktat e degli interventi che i commissari non avrebbero messo in campo. I dirigenti scolastici intanto, hanno promesso battaglia ed inoltre, sul caso c’è la massima attenzione soprattutto perché l’ipotesi sulla mancata apertura delle scuole il prossimo 12 settembre non ha ancora raggiunto le famiglie ed i genitori. Un altro problema da non trascurare, anche se secondario rispetto all’apertura delle scuole, riguarda il fatto che queste ultime sono anche sedi elettorali e se non risultassero agibili come plessi scolastici, dovrebbe anche avvenire entro il prossimo 31 ottobre una comunicazione al Ministero circa la mancata possibilità di utilizzare queste strutture anche per il voto previsto la prossima primavera per il rinnovo del consiglio comunale di Scafati dopo lo scioglimento per camorra. Intanto, anche lo storico Liceo Classico G.B Vico di Nocera inferiore rischia di non aprire. Dopo diversi problemi legati alla sicurezza e allo stesso edificio il peggio sembrava passato, nei mesi tra maggio e giugno erano cominciati i lavori di riparazione a causa di un pezzo di intonaco cascato dal soffitto. Tutto sembrava poter finire per il meglio, ma le cose hanno preso una piega ben diversa. La struttura avrebbe bisogno di lavori da parte della Provincia. La dirigente scolastica in un’intervista ha spiegato che era in attesa di certificati di agibilità per aprire l’istituto e, qualora non arrivino, la ds non aprirà la scuola. L’alternativa sembra semplice: utilizzare la struttura del Pucci, neo “acquisto” del liceo classico. Si auspica una pronta risposta dalla Provincia, in soccorso allo storico liceo e ad i tanti studenti in fervore per l’imminente ritorno.
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Aumenta la rata per la mensa, genitori sul piede di guerra
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