Amedeo Colella, scrittore, storico ed umorista napoletano con i suoi “Mille paraustielli di cucina napoletana” chiude il 12 novembre (ore 18.20) la rassegna “I Venerdì del Libro” al Museo Frac, promossa dal Comune di Baronissi in collaborazione con l’associazione Tutti Suonati. Sarà uno spettacolo assolutamente fuori dagli schemi, di full immersion nella cultura napoletana. Il libro è la raccolta di aneddoti, leggende, storie, racconti (a volte anche frottole, a condizione che siano divertenti), leggende, storie iperboliche, esagerazioni lessicali, insomma…paraustielli! Perché un dolce napoletano si chiama zuppa inglese? È più corretto dire cocomero, anguria o mellone? È vero che la torta caprese è nata per errore? Perché a Napoli il pane è cafone? Perché l’insalata di rinforzo si chiama così? Insomma, la storia della cucina napoletana è raccontata con leggera serietà e colta ironia. Con riferimenti storici alle dominazioni che si sono succedute e le tracce gastronomiche che hanno lasciato. Con centinaia di riferimenti letterari alle opere che trattavano di cibo. Con migliaia di etimologie, modi di dire, tradizioni orali spiegate e commentate. Con le parole della lingua napoletana che offrono spunti di straordinaria grandezza. Insieme ad posteggiatore napoletano, Francesco Cuomo, Amedeo Colella proverà a ripercorrere la storia gastronomica del meridione d’Italia, attraverso tutte le eccellenze che il popolo meridionale ha prodotto in tutti i campi, dall’arte alla storia, alla cultura, alla musica, lingua e gastronomia. Uno spettacolo che sarà una vera full immersion nella cultura napoletana e meridionale. Amedeo Colella, scrittore, storico ed umorista napoletano. Dopo aver lavorato (ma non chiedetelo ai suoi ex-colleghi) da ricercatore per ventiquattro anni in un centro universitario di ricerca informatica, a 50 anni ha svuotato i cassetti e ha provato a vivere di cultura, di scrittura, di bellezza (quella di Napoli). I suoi libri di maggiore successo sono Il Manuale di napoletanità, 365 storie da leggere una al giorno in gabinetto e Mille paraustielli di cucina napoletana.
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