Oltre cento luci contro l’inquinamento atmosferico. “Voglio respirare aria pulita” e “Stop al biocidio” sono gli slogan con cui hanno sfilato i manifestanti durante la fiaccolata contro l’inquinamento atmosferico tenutasi ieri,sabato 25 Gennaio, organizzata dal comitato Salute e vita. Nonostante la serata fredda e ventilata, i cittadini si sono riunti intorno alle 16,30 in piazza Ferrovia per la manifestazione, da dove è partita per sfilare lungo l’intero corso Vittorio Emanuele, per giungere fino alla Prefettura, presso la quale hanno consegnato un proprio documento e le firme raccolte nelle scorse settimane. Nell’arco della manifestazione si è svolta un’attività di volantinaggio attraverso cui si denunciava, in particolar modo, l’inquinamento provocato dalla fonderia Pisano, da tempo oggetto di gravi critiche. Si è, inoltre, contribuito a diffondere tra i cittadini una raccolta firme per il dislocamento della fabbrica, che ha riscosso un buon successo. La fonderia è, infatti, da anni accusata di essere responsabile di danni ambientali e biologici a causa delle immissioni in fiumi e territori limitrofi di sostanze nocive e a causa di esalazioni e fumi che “appestano” le popolazioni di Fratte e della Valle dell’Irno. I manifestanti, provvisti di lumini che il forte vento non ha contribuito a mantenere accesi, non proclamavano a voce alta le motivazioni che li muovevano in quella fredda marcia. l’idea infatti era quella di sfilare in silenzio in una sorta di corteo funebre oper ricordare anicu e parenti scomparsi a causa delle malattie legate all’inquinamento. «Non ce la facciamo più a rincorrere i casi di cancro e tumore – sostiene il dottor Mario Avossa, medico dell’ospedale Ruggi d’Aragona – e la causa delle malattie non sono le sigarette. A stento riusciamo a rimanere nel limite dei 30 giorni di lista d’attesa per i nostri pazienti». L’ospedale è in prima fila nel sostenere la battaglia contro l’aumento delle neoplasie in atto causate dall’inquinamento, così come a partecipare alla sfilata vi sono un numero cospicuo di cittadini delle più varie età e in rappresentanza di diverse associazioni locali. Assenti, invece, le istituzioni, il cui atteggiamento silente è il secondo punto toccato da Lorenzo Forte, portavoce del comitato “Salute e vita”, portato all’attenzione di manifestanti e passanti durante una breve fermata a piazza Portanova. «L’articolo 32 della Costituzione, che garantisce il diritto alla salute non è applicato – aggiunge – Speranza per le future generazioni, per un futuro certo» Questo, l’augurio conclusivo del suo breve discorso, arrivando a toccare forse il cuore della questione, affinché non si presenti nuovamente la necessità di una nuova fiaccolata.
Maria Claudia Marra