di Andrea Pellegrino
E’ caos sui progetti di sviluppo rurale della regione Campania. Due le misure che oggi sono finite sul tavolo della Procura della Corte dei Conti di Napoli, dopo un esposto presentato dai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano e Gennaro Saiello. Si tratta delle misure legate ad investimenti agricoli e a quelli giovanili per un ammontare di 140 milioni di euro stanziati nel 2017. Un fiume di soldi per aziende del territorio, bloccato attraverso grovigli amministrativi, ricorsi e interpretazioni che si sono susseguiti nel corso degli anni. Ad oggi, anno 2020, ci sono due graduatorie provvisorie, riviste e strariviste, dopo le modifiche che si sono susseguite nel corso degli ultimi anni. Il risultato: al momento la gran parte delle pratiche restano sospese con contenziosi in atto di riesame e anche di ricorsi al Tar. Il tutto mentre si valutano una ulteriore modifica delle due misure, con conseguente blocco dei decreti di finanziamento agli aventi diritto. Insomma un caos generato nel corso degli anni e che ha bloccato l’intero comparto agricolo e che rischia di mandare in fumo l’intero e corposo finanziamento europeo destinato allo sviluppo e agli investimenti, anche nel campo giovanile, delle imprese. Nel corso degli anni a quanto pare alcuni tratti dei bandi sarebbero stati completamente stravolti. Come, ad esempio, il finanziamento di pannelli fotovoltaici, prima contemplato, poi revisionato. In causa è stata chiamata la Corte dei Conti affinchè controlli quanto è accaduto, secondo quanto è stato denunciato dai consiglieri regionali pentastellati. Un possibile stop o un allungamento dei tempi per la formazione delle graduatorie definitive rischierebbe di mandare in fumo oltre 100 milioni di euro. Una cifra ancor più importante e indispensabile nei mesi dell’emergenza Coronavirus. «Il silenzio del governatore De Luca sul danno e la beffa di un Psr finito sotto inchiesta e da rifare completamente è gravissimo. Per mesi abbiamo atteso qualche risposta ai nostri interrogativi sulle graduatorie dei bandi, sulle ombre relative alla gestione, sulla migrazione di risorse da una provincia all’altra come se niente fosse: forse è arrivato il momento di battere un colpo. Per questi motivi abbiamo inviato un esposto alla Corte dei conti di Napoli», spiegano i consiglieri regionali Cammarano e Saiello. «A pagare lo scotto di una gestione scellerata che denunciamo da anni – sottolineano i consiglieri regionali M5S Michele Cammarano e Gennaro Saiello – sono i tantissimi imprenditori e i titolari di giovani imprese che hanno investito risorse importanti. Imprenditori coraggiosi che si sono esposti a uno sforzo notevole, ma che oggi, per i ritardi nell’erogazione di fondi a cui hanno diritto, oggi rischiano oggi il fallimento. Un dramma che avrà ricadute inevitabili sull’intero comparto. Senza dimenticare quanti dipendenti di quelle stesse aziende hanno perso o perderanno il posto di lavoro. Non solo in questi quasi cinque anni la Regione Campania non è stata in grado di produrre alcuna iniziativa per il rilancio del settore agricolo, ma grazie a una totale disorganizzazione sta contribuendo addirittura ad affossarla. Una gestione con molte ombre – concludono – sulla quale ha acceso da tempo i riflettori la magistratura, che vuole vederci chiaro sulle modalità di assegnazione dei fondi previsti dai Piani di sviluppo rurale».