di Pina Ferro
Recuperano la vista grazie ad una terapi innovativa eseguita per la prima volta a Napoli. Nell’equipe sanitaria anche un medico salernitano. L’importante e risolutiva terapia, come riporta il sito Salernosanità, è stata effettuata su due bambini di otto e nove anni affetti da una forma rara di distrofia retinica ereditaria, che li rendeva ipovedenti. L’intervento effettuato con la tecnica innovativa è stato posto in essere presso l’Azienda ospedaliera Universitaria “Luigi Vanvitelli” diretta dal direttore generale Antonio Giordano. La malattia è causata da mutazioni in un gene chiamato RP65 e la terapia fornisce una copia funzionante di questo gene in grado, attraverso una singola somministrazione, di migliorare la capacità visiva. I risultati ottenuti con la terapia rivoluzionaria genica, denominata “Luxturna”, sono stati illustrati dalla professoressa Francesca Simonelli, direttrice della Clinica oculistica dell’Ateneo Vanvitelli. La malattia è causata da mutazioni in un gene chiamato RP65 e la terapia genica denominata ‘Luxturna’ (Voretigene neparvovec) fornisce una copia funzionante di questo gene ed è in grado, attraverso una singola somministrazione, di migliorare la capacità visiva dei pazienti. Da soli non si va da nessuna parte. La professoressa ha il merito di saper aggregare, coinvolgere tutti i professionisti che a vario titolo e ruolo hanno contribuito al ragg i u n g i m e n t o dell’importante traguardo. La squadra è composta dai dottori: Francesco Testa (di Caserta), Michele della Corte, Settimio Rossi, Paolo Melillo, Raffaele Brunetti (tutti di Napoli), Valentina Di Iorio (di Salerno) e l’ortottista Amelia Citro.