di Pina Ferro
Il virus intestinale che in questi giorni sta colpendo grandi e piccini sta mettendo a dura prova il personale medico e non solo dell’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno. Il pronto soccorso scoppia di accessi e i pazienti che necessitano di ricovero spesso sono costretti a trascorrere anche qualche giorno nel reparto di emergenza prima che possa essere effettuato il ricovero nel reparto di pertinenza. La situazione non è delle migliori neppure negli altri nosocomi della provincia che ugualmente sono costretti a fare i conti con la mancanza di posti letto. In queste ultime settimane, presso l’azienda ospedaliera di via San Leonardo sono stati registrati numerosissimi accessi di persone e bambini che presentavano la stessa sintgomatologia vomito violento e dissenteria. Sintomi che in taluni casi hanno messo a serio rischio in particolar modo quei pazienti che già avevano un quadro clinico compromesso da altre patologie. L’enterocolite virale ha anche costretto alcuni pediatri e medici ad isolare alcuni alcuni pazienti al fine di evitare che altri pazienti potessero essere “attaccati”. Ovviamente la cosa ha messo in allarme in particolar modo le mamme dei piccoli pazienti che nella giornata di ieri hanno fatto diffondere la psicosi salmonella. Allarme immediatamete rientrato. Infatti la direzione dell’azienda ospedaliera ha disposto anche delle verifiche che occiamente hanno dato esito negativo ma sono servite a tranquillizzare pazienti e familiari. Va anche sottolineato che accanto alla reale mancanza di posti letto, vi è anche un ricorso improprio al reparto di emergenza. Troppe volte si intasa il pronto soccorso per patologie che potrebbero esser tranquillamente trattate dal medico di base.