di Erika Noschese
Tre lauree e soli 22 anni d’età. E’ la storia di Yvonne Mondany, giovane studentessa salernitana che proprio ieri si è laureata in Luiss con 110 e lode, dopo una prima laurea – raggiunta a soli 20 anni – in mediazione linguistica e culturale all’Orientale di Napoli. Figlia di Tito Mondany, la giovane e bella Yvonne sta diventando la plurilaureata più giovane del sud Italia e la più giovane plurilaureata d’Italia negli ultimi 10 anni. «Oggi (ieri per chi legge ndr) ho preso la laurea magistrale in Luiss, la seconda laurea, e contemporaneamente, il master di scienze politiche alla Ulb. Un programma di doppia laurea che fa la Luiss».
Yvonne, sei una studentessa da record: la più giovane plurilaureata d’Italia. Una bella soddisfazione ma quanto è importante per te la cultura e lo studio?
«Si, per me è una grande soddisfazione. Non ho mai ambito ad essere la plurilaureata più giovane d’Italia però fortunatamente, grazie anche ai miei genitori, mi sono iscritta alle scuole elementari a 5 anni e mi sono trovata sempre un po’ più avanti rispetto a quello che dovevo essere. E’ stata una esperienza bellissima perché è stata internazionale. Ho infatti avuto la possibilità di fare un tirocinio al parlamento europeo, di vedere città come Bruxelles e vivere il fulcro delle relazioni internazionali. Sono tanto soddisfatta di questo».
Oltre allo studio hai anche altre passioni tra cui il canto e lo sport. Tutte seguite con dedizione e determinazione. Come hai fatto a conciliare tutti i tuoi impegni?
«E’ stata questa la sfida ma studiare relazioni internazionali mi è sempre piaciuto molto e non è mai stato un peso per me. Ogni esame mi piaceva, lo studiavo con passione, ma avevo sempre quelle ore da dedicare allo sport, agli amici, al canto. Non ho mai voluto abbandonare nulla. Il mio non è stato un percorso di privazione ma un percorso a 360 gradi e sono riuscita a conciliare abbastanza bene tutto. Ovviamente, nei periodi di sessione d’esame lo studio ha preso priorità ma sono arrivata al punto di poter dire di aver conciliato bene tutto».
Hai altri obiettivi da raggiungere? E’ in programma una quarta laurea?
«Per il momento una pausa ci vuole. Vorrei cercare qualcosa a livello lavorativo sperando di poter puntare a livello internazionale e qualche esperienza in un’organizzazione internazionale che è uno dei miei sogni. Poi più in là chi lo sa, potrebbe venirmi voglia di prendere un master per specializzarmi in qualcosa di più mirato, dopo che avrò capito bene cosa voglio fare e in che ambito delle relazioni internazionali».
Domani mattina (oggi per chi legge ndr) sarai premiata dal sindaco Napoli…
«Una bellissima soddisfazione. Quando ho avuto la chiamata per questa premiazione mi ha fatto tanto piacere. E’ un onore essere premiata dal sindaco di Salerno ed è bello, per me, avere una premiazione nella mia città: io mi sono laureata a Roma e avere un encomio nella propria città è ancora più bello». Un giorno pensi di lasciare Salerno o continuerai a vivere in città? «Io ho fatto l’ultima esperienza a Bruxelles, a livello internazionale e ho fatto tirocinio lì. La mia idea è di continuare fuori, a Bruxelles perché è una città molto piena per le istituzioni europee e penso che quella sarà la mia meta ma non mi dispiacerebbe rimanere in Italia».
Yvonne, oggi si parla di scuole deserte . Cosa consigli a loro?
«Consiglierei loro di trovare le proprie passioni perchè è facile dire che qualcuno a scuola non va così tanto bene. Anche a me è capitato, alle medie, di non andare benissimo alle interrogazioni ma nel momento in cui si trova la propria strada studiare non diventa più un peso perchè fare del futuro un lavoro soddisfacente da tante motivazione per andare avanti».